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Dopo la brutta pagina di ieri, quando la notizia del primo caso positivo al coronavirus a Paola si è mischiata alle sconsiderate, e allarmanti, informazioni diramate a mezzo social da persone in preda al panico (clicca); la città si è risvegliata stamattina avvolta nel tepore ormai primaverile di questo Marzo che, per tutti, sarà comunque indimenticabile.
Malgrado la “botta” avvertita a 360 gradi in tutta l’area urbana, alle pendici del Santuario di San Francesco la vita ha comunque continuato a scorrere, accompagnata da suoni e odori che solo il silenzio e la quiete del coprifuoco “leggero”, imposto dal Governo con le ultime direttive, ha consentito di apprezzare in un modo che, soprattutto alle nuove generazioni, risulta sconosciuto.
Affacciandosi dai balconi o nei cortili, è possibile percepire cose che, nel trambusto quotidiano precedente a tutto ciò che sta accadendo, andavano perdute “come lacrime nella pioggia”. D’improvviso è come se il mondo, e l’Italia in particolare, avessero riportato indietro le lancette dell’orologio, al tempo in cui le automobili e tutti gli altri veicoli, erano rarità semoventi che correvano su strade in terra battuta, quando la pubblica via diventava “deserta” alle prime ombre della sera e quando la “buona notte” era un augurio che cominciava a diffondersi già a partire dalle ore 19.00.
In questo contesto, reso surreale dalla preoccupazione legata all’emergenza sanitaria in corso, appuntata su ogni mascherina che si incontra lungo i (brevi) percorsi che toccano ad ognuno nell’ordinarietà della routine quotidiana, c’è chi sta impegnandosi per fare in modo che a nessuno venga meno la parte più importante della propria essenza, vale a dire quell’umanità che a volte manca a chi invece si fa dominare dalla paura.
Da oggi, su molte ringhiere dei balconi cittadini, sono comparsi cartelloni e striscioni coi messaggi dei bambini, replicati e diffusi a mezzo social attraverso “stati” whatsapp e condivisioni di fotografie. Pensierini “elementari”, “semplici”, come tutto ciò che reca in sé verità e bellezza, qualità verso cui tutti dovremmo tendere per trovare la forza di attraversare il passaggio che la vita ha posto dinnanzi ad ognuno.
Seguendo questo esempio, a tutti è dato modo di comprendere quanto sia fondamentale mantenere la calma e confidare nel messaggio di speranza che, da più parti (encomiabile l’iniziativa di Padre Domenico Crupi della comunità dei Minimi, che “insegnano” il cammino sulle orme di San Francesco attraverso video distensivi) induce a confidare nel fatto che ANDRÀ TUTTO BENE.
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