Rapidamente, in seguito alla pubblicazione della notizia relativa all’indigente multato in strada perché uscito di casa per farsi consegnare un dolce, è giunta in redazione la versione degli operatori chiamati a recapitare la “dolce” donazione alimentare alle persone in difficoltà economica.
L’opera di consegna, come consuetudine, è stata preceduta da una telefonata di avvertimento, che ha messo in condizione il “ricevente” di potersi organizzare secondo la procedura standard, che prevede il rilascio del pacchetto sull’uscio del portone dell’abitazione.
L’errore commesso dalla persona sanzionata, nel caso specifico, è consitito nell’essersi recato in una zona aperta al pubblico per attendere l’arrivo dei volontari, una piazzetta dove – incontrati alcuni conoscenti – si è intrattenuta, avviando una conversazione in stile “comunella” (3 persone) probabilmente inquadrabile nell’ambito categoriale di “assembramento”.
Il malcapitato è quindi incappato nei controlli delle Forze dell’Ordine – ancor più serrati nel fine settimana – che hanno fatto scattare la sanzione.
Tuttavia c’è da tener presente che, allo stato attuale, le categorie svantaggiate presenti nel Comune di Paola, non possono giovarsi neanche del servizio mensa della Charitas, perché lo stesso è stato sospeso per via dell’emergenza coronavirus.