Marsili Notizie Sito di Notizie sommerse e di informazione attiva
Related Articles
L’emergenza coronavirus non fa sconti e, consapevole delle tante difficoltà vissute in Calabria, l’ex consigliere comunale di Paola – attualmente assessore presso il Consorzio di Bonifica “Valle Lao” di Scalea – Antonio (Totonno) D’Angelo, si è fatto portavoce del malcontento che serpeggia nella popolazione, attualmente messa in secondo piano rispetto alle “esigenze” di una politica accusata d’essere distante dalle reali esigenze della gente perché concentrata nella solita, ordinaria, amministrazione della “cosa pubblica” secondo schemi abituali all’ultima Regione d’Europa per reddito pro capite.
Intervenendo a mezzo stampa sulle colonne del Quotidiano del Sud di oggi (22.04.2020), D’Angelo ha voluto esprimere il suo biasimo per la gestione della situazione calabrese, puntando il dito tanto contro Jole Santelli – accusata di amministrare dalla Capitale – quanto verso tutto l’establishment sorto in seguito alla sua elezione a Presidente della Giunta Regionale (compresi, quindi, Fausto Orsomarso e Graziano Di Natale).
«La Calabria è allo sbando, il coronavirus imperversa pericoloso e le priorità della politica sono quelle di ingaggiare autisti, portaborse e consulenti vari, senza peraltro considerare il merito – questa la premessa di D’Angelo – Sono settimane che il pensiero fisso della politica sono le poltrone e nessuno si rende conto che la gente muore di coronavirus ed anche di fame. In Calabria la disorganizzazione nel campo sanitario è totale e la crisi economica incombe si famiglie e imprese. C’è il rischio che esplodano disordini, come denunciato da più parti, perché molti padri di famiglia non arrivano alla fine del mese, mentre Ditte e Partite iva si spartiscono (quelle più fortunate) le briciole, ossia qualche soldo di bonus o finanziamenti per pagare i debiti che, comunque, dovranno essere restituiti. In questo momento particolarmente drammatico la Regione avrebbe potuto sostituirsi in modo efficiente a questo Governo, ma non esistono programmazione, progettualità, lungimiranza e saggezza. E le poltrone che si affannano a distribuire in questa fase, dimostrano quanto sto dicendo. La signora Santelli, divenuta famosa per non conoscere l’Isis, trascorre le sue giornate a Roma negli studi televisivi di Barbara D’Urso mentre la gente qui muore di Covid (e non solo) o di fame. Mario Oliverio non ne ha mai conclusa una ma la Santelli è già partita malissimo. A prescindere dalle tardive ordinanze di chiusura della Regione, cosa ha programmato per contenere la diffusione del Covid? Qualche posto di terapia intensiva? Cosa ha programmato per risollevare l’economia dei calabresi? Cosa sta facendo quel suo assessore – credo si chiami Orsomarso – per preparare la stagione estiva al tempo del Coronavirus? Vuoi vedere che ci ritroveremo in emergenza anche durante l’estate? Stanno pensando alla “fase 2” anche all’ospedale di Paola? C’è molta confusione e, soprattutto, la politica regionale è indaffarata con selfie, apparizioni, proclami ma soprattutto spartizione di poltrone. A Paola abbiamo Di Natale che vive di facebook e whatsapp ma non si è ancora capito, oltre i proclami, cosa ha fatto e cosa farà. Soprattutto per l’ospedale – è la conclusione dell’assessore consortile – per il quale ci aveva promesso il mondo mentre oggi ci stiamo trovando spogliati di tutto».
