Paola – Grosso guaio a DiNatown: Mundo ha testimoni da ricorso elettorale

Probabilmente turbato dall’emergenza sanitaria in corso, sicuramente impegnato ad informare la cittadinanza su ogni aggiornamento relativo a contagi e provvedimenti governativi, senz’altro stressato dalle tante notizie che lo riguardano su più fronti, Graziano Di Natale – consigliere regionale, presidente del consiglio comunale di Paola e pure consigliere provinciale – è (come lo ha definito Roberto Perrotta) “un cavallo di razza” che attualmente è costretto a mordere un po’ il freno.

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Perché malgrado sia capace di scalpitare e galoppare sulle più verdi praterie della politica (ma anche nei deserti dell’amministrazione pubblica), sull’avvocato paolano pende un ricorso elettorale proposto dal collega di lista Franco Mundo, sindaco di Trebisacce, anch’egli impegnatosi per la vittoria del centrosinistra insieme a Pippo Callipo, nell’esclusiva lista “Io resto in Calabria”.

Neonominato segretario questore in Consiglio Regionale, Graziano Di Natale potrebbe dover affrontare l’accoglimento di un’azione intentata contro i numeri che lo hanno portato a sedere nella prestigiosa assise di Palazzo Campanella.

Secondo il suo “rivale interno”, sopravanzato per una manciata di voti, il successo dell’alfiere paolano potrebbe essere stato viziato da alcune “concessioni” ricevute nei seggi elettorali di Paola ed Amantea, roccaforti per residenza e per vicinanza familiare.

Stanti gli stralci degli atti prodotti dai legali del primo cittadino trebisaccese, riportati sull’edizione di ieri del Quotidiano del Sud, gli assunti su cui si basa il ricorso contro l’elezione di Graziano Di Natale, riguardano aspetti peculiari dell’interpretazione data ad alcuni voti a lui assegnati. In particolare 338 preferenze da controllarsi in tutte le sezioni paolane.

Queste le parole vergate da Mundo nella sua “impugnazione”: «…emerge che, in diverse sezioni, specialmente a Paola, ove risiede Di Natale, sono state ritenute assegnate a quest’ultimo ben 338 preferenze che avrebbero dovuto essere annullate, perché poste graficamente nello spazio riservato alla lista del Pd o di altre liste, diverse da quella “Io resto in Calabria” in cui il Di Natale si era candidato».

Secondo il politico jonico e i suoi legali sussisterebbero casi di «difformità grafica – il nome di un candidato riportato nello spazio di un’altra lista – che, per giurisprudenza costante, comporta la nullità e/o l’inefficacia della preferenza, e la validità del voto alla lista. In secondo luogo, il risultato elettorale – che ha visto nella circoscrizione nord primo come cifra individuale Di Natale con 4748 preferenze e secondo Franco Mundo con 4651 (da correggere, per l’interessato, in 4665) – deve essere corretto, perché un elevato numero di preferenze riconosciute valide e attribuite al Di Natale avrebbero dovuto essere giudicate nulle e/o inefficaci».

Convinto della bontà della sua azione, Mundo ha inoltre aggiunto la disponibilità di testimonianze “validate”, secondo le quali si sarebbero verificati: «molti casi – confermati dalle dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà che si producono, rese da elettori che hanno assistito allo spoglio delle schede indicate – nei quali, a Paola (ove Di Natale ricopre la carica di Presidente del Consiglio comunale), sono state illegittimamente attribuite al candidato Di Natale: a) preferenze segnate su schede riportanti un chiaro segno di voto sulla lista del Pd o sulla lista dei Democratici Progressisti, con la preferenza al candidato Di Natale – candidato in altra lista – posta nel riquadro a fianco dei simboli delle dette due liste; b) oppure preferenze al candidato Di Natale riportate correttamente nel riquadro a fianco del simbolo della lista “Io resto in Calabria”, ma riportanti anche il segno di voto ad una lista diversa da quest’ultima; c) oppure preferenze riportate su schede che non riportavano alcun segno sui simboli di lista, ma che erano posizionate in riquadri diversi da quello della lista “Io resto in Calabria” in cui il Di Natale era candidato».

In definitiva, la richiesta presentata all’Autorità Giudiziaria consiste nel: «verificare le schede contenenti un voto di lista in favore del Pd nelle sezioni da 1 a 17 del Comune di Paola e nelle sezioni 8 e 9 di Amantea, onde accertare l’effettiva attribuzione delle preferenze al Di Natale pur in presenza di un voto di lista non congruente».

Una bella gatta da pelare che, probabilmente, avrà modo d’essere affrontata – qualora il ricorso venisse accolto e venisse avviata un’indagine – coi tempi della burocrazia e della giustizia che, nonostante possano apparire lunghi, di certo non fanno dormire sonni tranquilli.

 

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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