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Paola – Lo scontro regionale tra Mundo e Di Natale si fa duello in real-time

Il sindaco trebisaccese Franco Mundo e il consigliere regionale (ma anche presidente del consiglio comunale paolano, nonché consigliere provinciale cosentino) Graziano Di Natale, sembrano essere passati alla “fase 2” dello scontro, finora condotto a botte di articoli e note stampa, avviato sul fronte dell’esito elettorale regionale dello scorso mese di Gennaio.

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Ricordando le premesse che hanno dato avvio alla querelle: il ricorso formalizzato da Mundo avverso l’elezione del suo “collega di lista” (ma anche di professione, datosi che sono entrambi avvocati) Di Natale, con quest’ultimo che ha replicato “querelando” alcuni dei testimoni a suffragio del suo antagonista; da ieri è necessario arricchire la vicenda con un nuovo capitolo.

C’è infatti da registrare l’escalation nelle modalità di conduzione di ogni “attacco” tra le due parti in causa, dapprima cristallizzate in botta e risposta dalle tempistiche giornalistiche di tipo cartaceo – distanti (pressappoco) 24 o 36 ore dalle varie sortite di ognuno dei contendenti – oramai giunte alla quasi “simultaneità”.

Era infatti il primo pomeriggio di ieri quando, nella casella di posta di una miriade di indirizzi in “mailing list”, giungeva ai giornali (e poi su Facebook) il messaggio di Franco Mundo che – integralmente – segue.

MUNDO: INIZIATIVA FINALIZZATA ALLA RICERCA DELLA VERITA’

«In merito alle iniziative giudiziarie intraprese dal Consigliere Di Natale, non possiamo dirci meravigliati più di tanto. Non è la prima volta, peraltro, che il Consigliere Di Natale utilizza atti giudiziari per fini politici. Tutti ricordano la battaglia intrapresa alla provincia  di Cosenza per il riconoscimento di un suo presunto diritto. Dovrebbe essere volontà di chiunque, soprattutto di chi rappresenta le istituzioni, favorire la ricerca della verità, senza creare nessun ostacolo che ne intimorisca la conoscenza.

Dispiacciono dunque i modi e i termini della iniziativa giudiziaria, se vera, perché a noi hanno insegnato a fare politica con la forza delle idee, non certo ricorrendo a denunce e querele. Noi non abbiamo nulla da temere. Riteniamo solo di aver avviato una procedura diretta all’accertamento della verità. Per come ci è stato segnalato da tantissimi cittadini, a Paola e ad Amantea, ma anche in altri comuni, ci sarebbero state interpretazioni  distorte nell’attribuzione dei voti di preferenza. Inoltre, poiché il Consigliere Di Natale ha inoltrato  ricorso incidentale al TAR, io sono disponibile e manifesto sin d’ora l’assenso alla verifica delle mie preferenze per come denunciato, non si capisce in base a cosa, dallo stesso di Natale. Mi aspettavo che lo facesse anche lui. Giova ribadire che il controricorso, per la difesa della sua nobile causa, è supportato da dichiarazioni, la cui veridicità dovrà essere verificata, rese da persone di Trebisacce e di Oriolo a me avverse a livello personale e politico.  Costoro non aspettavano altro che questa occasione per manifestare la loro rabbia verso di me  e anteponendo la propria frustrazione politica alla verità dei fatti, minando peraltro la serenità cittadina. Tale circostanza è a conoscenza di tutti. Infatti molti altri cittadini si sono rifiutati di supportare questa iniziativa. Noi siamo sereni e tranquilli, perché ci interessa la verità e fugare ogni dubbio, cosi come siamo certi che Di Natale a parti inverse avrebbe fatto la stessa cosa. Se tutto si è svolto con regolarità ,allora non si comprende la natura del ricorso e la ricerca della verità dei fatti dovrebbe essere sostenuta, soprattutto quando non c’è nulla da temere. La mia iniziativa è diretta proprio a sgombrare il campo da equivoci e chiarire la vicenda, anche nel suo interesse, così che egli possa svolgere il proprio incarico nella piena legittimità e senza alcun dubbio. Naturalmente ci riserviamo ogni azione legale contro coloro che hanno dichiarando falsità».

Dopo questa nota firmata dall’avvocato trebisaccese, a stretto giro di posta è arrivata la replica che Graziano Di Natale ha affidato al suo blog, creato in occasione della campagna elettorale per le regionali.

Questo il testo dell’avvocato paolano:

MUNDO FA FINTA DI NON SAPERE E USA IL CONDIZIONALE!!! HO DENUNCIATO LE 13 PERSONE CHE HANNO DICHIARATO DI TROVARSI A PAOLA AD ASSISTERE ALLE OPERAZIONI ELETTORALI

«Il Sindaco di Trebisacce si affanna inutilmente, tramite comunicati stampa, a spostare incoerentemente l’attenzione su alcune vicende gravissime.

Vorrei, per così dire, rassicurarlo circa la mia lealtà e correttezza processuale a fronte della sua iniziativa giudiziaria, chiedendogli di evitare di usare il condizionale.

Ho denunciato in data 29 aprile 13 soggetti residenti a Trebisacce, Amendolara e Albidona che hanno dichiarato di aver assistito alle operazioni di scrutinio a Paola e ad Amantea dalle 23.30 alle 04.00. Sarà l’Autorità Giudiziaria a stabilire se quei soggetti erano presenti o meno a 127 chilometri di distanza dal loro luogo di residenza.

Il Sindaco di Trebisacce dovrebbe conoscermi anche per la vicenda della Provincia di Cosenza dove ho vinto in tutti i gradi di giudizio.

Ognuno può e deve adire le vie legali quando tutela un suo diritto a patto che si usino mezzi leciti.

Per cui vigilerò su ogni ulteriore atto e/o comportamento fraudolento integrando se necessario la già depositata querela».

Una vicenda destinata a protrarsi, sulla quale alta è l’attenzione dell’elettorato e, senz’altro, di coloro che saranno chiamati a dirimerla.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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