Il prossimo 15 giugno, a Paola, sarà possibile effettuare un Test sierologico per accertare la “negatività o meno” (testuali parole) al Covid -19.
Stante la “réclame” diffusa attraverso canali social e siti istituzionali, è stato precisato ulteriormente, in bella evidenza, un costo di € 25 a prestazione.
Ora, mi chiedo quale valenza, in primis scientifica ed in secondo ruolo etica, abbia questa iniziativa.
Non è precisato ovviamente quale sistema diagnostico sarà impiegato, anche se suppongo quello su sangue capillare, ovviamente solo qualitativo e non quantitativo, in grado cioè di valutare il titolo, ovvero la quantità di anticorpi presenti nel siero, oltre alla loro natura.
Orbene tali test, nella mia sia pur limitata esperienza, generano un discreto numero di positivi che puntualmente risultano poi essere negativi al tampone, l’unico sistema per capire se il soggetto ha o meno il virus addosso per intenderci.
Naturalmente, ed è questo l’effetto collaterale inevitabile, generano pure paura ed allarmismo, emozioni di cui, tutti converranno, in questo momento non abbiamo bisogno, almeno, e spesso non solo, fino a che non verrà eseguito il tampone e non arriverà il risultato.
In questo intervallo di tempo, purtroppo non brevissimo, sarà naturalmente necessario contumaciare il soggetto che ha avuto questo risultato.
Una considerazione amara mi sovviene inevitabile se penso che, al momento, i tre quarti dei pazienti, selezionati dall’Istat e contattati dalla Croce Rossa, per eseguire un test sierologico, quali/quantitativo per intenderci, con un prelievo ematico e non con il pungi dito per la goccia di sangue capillare, atto a stabilire con una proiezione statistico/epidemiologica, la reale penetrazione del covid in Italia, ha rifiutato il test.
Forse lo scetticismo dipende dal fatto che il test è gratuito.
Infine un’ultima considerazione: molti di questi test sono in vendita su Internet con un costo di 5 euro e pubblicizzati come validati dal ministero della salute.
Ovviamente non so se questo che sarà usato, per il 15 giugno a Paola, appartenga a questa categoria, perche non è stata fornita indicazione al riguardo.
Non sarà così certamente , perché sarebbe penoso scoprire che possa trattarsi di una mera operazione commerciale rivendendo, a cinque volte il suo valore, un bene il cui grande, se non unico, incentivo all’acquisto è la paura.
Ci piacerebbe avere più informazioni al riguardo.