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Paola – Clamoroso in politica: Ferrari “difende” Perrotta e attacca Cassano

Come già specificato in altre occasioni, per trattare da lontano delle cose politiche della mia città, sono costretto a fare riferimento a dati inoppugnabili, che non siano figli di speculazioni in cui trionfa il condizionale (abbondantemente abusato da tanti che si dilettano nel riportare notizie, finanche quelle relative agli incidenti stradali) e che, soprattutto, siano in grado di suscitare riflessioni “inedite”.

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Come già fatto in occasione dei miei primi contributi, sorti in seguito ad uno sguardo all’albo pretorio del Comune di Paola, ancora una volta ho deciso di rivolgere l’attenzione a ciò che la politica locale è riuscita a produrre in ambito pubblico e verificabile, pertanto mi sono dilettato nella visione dell’ultimo consiglio comunale, svoltosi 10 giorni orsono in diretta streaming disponibile sulla pagina Facebook “Paola TV”.

Considerando la barbosità della tematica trattata, vertente su punti all’ordine del giorno quali: “Approvazione del rendiconto della gestione per l’esercizio 2019…”, “Disavanzo di amministrazione derivante dall’accantonamento del fondo anticipazioni di liquidità – rendiconto di gestione 2019…”, “Comunicazione deliberazione della Corte dei Conti – Sez. Reg. di Controllo per la Calabria n. 126/2020”; si è reso necessario operare una scrematura degli argomenti.

Sorvolando sulla sequela di interventi introduttivi alla discussione vera e propria, tutti encomiabili nella loro natura “solidale” e post-covid, ciò che ha messo un po’ di pepe al dibattimento, sono stati i contributi della minoranza, con Giuliana Cassano, Anna Anselmucci, Pino Falbo e Basilio Ferrari, tutti proiettati a rendere scoppiettante il percorso di approvazione delle tematiche proposte.

Tra tutti, il momento più sorprendente è stato quello che ha visto protagonista l’ex sindaco, che dopo aver sparato a zero contro l’ex Assessore alle Finanze Tonino Cassano, ha perfino manifestato vicinanza al suo storico antagonista elettorale, quel Roberto Perrotta verso cui ha diretto un’espressione dalla quale nessuno – poi – ha preso le distanze: «Io, forse sono l’ultima persona a Paola, e non me ne voglia di nuovo il signor sindaco, che possa prendere le (sue, ndr) difese politicamente».

Difese da cosa?

Riascoltando l’intervento del capofila della coalizione con cui il centrodestra sperava di “restare” in Comune, la difesa pare imperniata su questo aspetto: «Notoriamente – ha detto Basilio Ferrari – diciamo che, politicamente, non me ne voglia il sindaco Perrotta, non abbiamo avuto mai un gran feeling, però questa volta devo dire che, se errore c’è stato da parte sua, è stato quello di riporre eccessiva fiducia in un assessore alle finanze che non aveva alcuna attitudine a svolgere quel ruolo. Non ne sentiremo la mancanza come assessore alle finanze».

E ancora, sempre l’ex primo cittadino (zittito soltanto dal presidente Di Natale che gli ha chiesto di restare sui punti da discutere): «Una cosa certa è: questo bilancio è frutto dei suoi disastri»; per concludere con: «Ha fatto delle scelte scellerate».

Frasi che nei prossimi articoli saranno sviscerate a dovere e con carte alla mano, perlomeno per capire come mai nessuno abbia preso pubblicamente le distanze, magari stigmatizzandole nella loro valenza personalmente offensiva, perché – forse – (almeno) un tornaconto c’è.

About Vincenzo Marino

Italiano d'origine, irlandese di adozione, giramondo e narratore per scelta. Coltivo diversi interessi e presto molta attenzione a ciò che accade a casa mia, tra le pareti del mondo che condividiamo tutti.

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