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Paola – Le transazioni fatte dal Comune non convincono Rete dei Beni Comuni

Nota diramata dal gruppo consiliare paolano “Rete dei Beni Comuni”, rappresentato nell’aula Lo Giudice da Giuliana Cassano

Il consiglio comunale dello scorso lunedì ha discusso su un solo punto all’ordine del giorno ovvero “Accordo conciliativo ed acquisto terreno”, ma sarebbe stato più opportuno e probabilmente formalmente corretto parlare di due diversi punti ovvero la transazione prima e l’acquisto del terreno poi (ancorché facenti parte del medesimo accordo). Questo perché anche i revisori hanno espresso il loro parere esclusivamente sulla regolarità e sulla opportunità della transazione sottoposta al preliminare vaglio del consiglio prima della sua sottoscrizione (a differenza di quanto registrato nell’ultimo periodo in merito ad altre transazioni delle quali poco o niente si sa o si dice).

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Dalla documentazione a supporto dell’odierna deliberazione si evince che è frutto di precisi atti di indirizzo dell’ex vicesindaco Antonio Cassano il quale ha fatto in modo che un contenzioso di circa 55 mila euro venisse transato a meno del 50% con addirittura l’acquisizione del terreno che riguarda il contenzioso (in linea con i suoi stessi atti di indirizzo poi avallati dal consiglio e vincolanti per la giunta)..

Per altre recenti transazioni, invece, da quanto appreso dall’albo pretorio sono state chiuse a cifre superiori all’80%, a seguito di trattative che non si sa da chi siano state condotte per conto del comune e soprattutto per la parte che attiene ai compensi legali. Niente si sa perché ancora queste transazioni non sono state sottoposte alla valutazione del consiglio, né preventivamente né in ratifica.

Ci riserveremo di muovere i dovuti rilievi al momento opportuno, quando cioè l’amministrazione comunale si ricorderà di venire in consiglio e discuterne.

Al momento, considerata la bontà dell’operazione proposta, abbiamo deciso di votare favorevolmente, non soltanto perché atto riferibile all’operato dell’ex vicesindaco Cassano, ma in quanto operazione che riveste anche un’importanza sotto il punto di vista del valore sociale per la comunità. Pertanto, un risultato positivo che probabilmente avrebbe contribuito anche a risolvere i problemi dell’Istituto di Baracche se non fosse per la decisione che di recente l’Amministrazione Perrotta ha assunto circa il trasferimento di un finanziamento verso altra struttura in assenza di specifica autorizzazione del Ministero competente. Ma anche di questo parleremo quando i nodi verranno al pettine.

Ci teniamo a ribadire che il senso di responsabilità dei consiglieri di minoranza avrebbe permesso di votare un bilancio condiviso e partecipato (che pure era nel programma elettorale di Perrotta) già a fine maggio, agevolando tutti i pagamenti possibili e adottando un metodo di governo cittadino, quello appunto della partecipazione, che la Consigliera Cassano suggerisce da tempo.

Invece la maggioranza ha preferito traslare il tutto a settembre, addirittura 38 giorni dopo l’approvazione in giunta perché, probabilmente, distratti dai costanti battibecchi interni che hanno avuto la meglio rispetto al benessere collettivo.

Inoltre, nello scorso consiglio comunale la Consigliera Cassano aveva chiesto chiarimenti sul project financing inserito nel DUP, senza avere però risposta alcuna né dal Sindaco, né dagli assessori e tantomeno dai consiglieri di maggioranza. Nei giorni scorsi apprendiamo dalla stampa alcune indiscrezioni sul progetto che ci fanno rabbrividire e preoccupare non poco – se confermate. Ancora una volta il contrario di quanto promesso col programma elettorale in tema di servizio idrico da Perrotta e Di Natale. Solite promesse al vento utili a far vincere le elezioni e poi puntualmente disattese. Stessa dinamica che ha portato alla bocciatura da parte della maggioranza dell’emendamento sul restauro conservativo dei boschi, benché previsto nel loro programma elettorale. Tutti possono cambiare idea ma non in maniera così sfacciata e a danno della collettività. Sull’acqua i cittadini sono pronti a dare battaglia e noi saremo al loro fianco, perché auspicavano un miglioramento del servizio ed un ulteriore abbattimento delle tariffe.

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