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Visti dal Cosmo – Covid-19: bandire i negazionisti ed aiutare chi s’impegna

Vi sono momenti nella vita di una nazione in cui si misura il livello di cultura politica dei partiti.

Negli anni settanta la minaccia delle Brigate Rosse, spinse tutti i partiti, i sindacati, le associazioni, a prescindere dalle loro ideologie ,a mettersi insieme, a lottare unitariamente questo grave pericolo.

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Oggi difronte ad una pandemia che a memoria d’uomo non ha riscontro, le cosiddette destre sovraniste, stanno dimostrando il massimo disprezzo della vita umana. Basta guardare due esponenti di queste ideologie: Trump e Bolsonaro,; per loro migliaia di morti, non possono essere più importanti dell’economia, quindi niente mascherine, niente tute per medici ed infermieri ed ecco il disastro in termine di morti.

In Italia sulla loro scia si sono messi Salvini con la Lega e in parte la Meloni.

E quindi al contrario di quanto avvenne negli anni settanta, nessuna collaborazione col governo, arrivano a dichiarare tutto ed il contrario di tutto. Dalle TV con i loro arroganti esperti, mesi fa sostenevano che il virus era morto, quindi liberi tutti: discoteche, feste e billionaires.

Oggi con faccia tosta chiedono cosa abbia fatto il Governo per prevenire la probabile pandemia.

Coerenza zero, umanità zero per loro un po’ di morti non possono bloccare l’economia della nazione. Degni eredi di quella cultura dei forni crematori, delle decimazioni di ammalati ed invalidi. Che dire poi della nostra sfortunata Calabria, dove tutti sanno che molti di coloro che vengono eletti in determinati contesti sono collusi con la mafia.

Oggi assistiamo all’arresto del presidente del Consiglio Regionale, ed ecco tutti a strapparsi le vesti, alle solite ipocrite frasi” innocente sino a conclusione dei processi”.

Ma che cosa vogliamo nascondere? La Calabria nei suoi apparati principali  è contaminata dalla mafia, non si prendono migliaia di voti senza l’appoggio di determinate famiglie. Ed ecco che in questo frangente, si tirano fuori le frasi di Morra che per quanto infelici, come sono state espresse, vorrebbero nascondere la gravità di un esponente politico che proprio sulla sanità sui tumori, dalle indagini sembra abbia aiutato la mafia ad inserirsi a danno dei malati.

Questo direi ai vari politicanti anche di sinistra: PARLATEMI DI TALLINI!

Veniamo poi alla nostra città di Paola, mesi fa quando il nostro sindaco consegnò ai medici un attestato di merito. Sommessamente dissi: “stiamo attenti non abbassiamo la guardia”; altri affermarono: “ormai è passata in effetti è una banale influenza”.

Oggi paghiamo le conseguenze dei negazionisti, dei politicanti che pur di contrastare il governo si osteggiavano, il solito cazzaro verde, senza mascherina, baci ed abbracci.

Una riflessione sulle vicende paolane, il consigliere Di natale potrà risultare simpatico o antipatico, ma che in questo frangente si sia attivato per migliorare il servizio sanitario sul nostro territorio, personalmente la ritengo una cosa positiva. Fare una Usca  a Paola è ottima cosa, se aumentano anche  in altri comuni meglio.

Tra poco inizierà la stagione influenzale, con febbri ed altro. Chi andrà a visitare questi pazienti col dubbio del covid?

I medici di famiglia sono privi degli elementari presidi di protezione, quindi ben vengano le Usca preposte a questo compito.

Inviterei anche gli altri cosiddetti politici che scaricano fiumi di parole dai vari giornali: fatevi avanti, mettete mano nella tasca, come fanno altri, tante famiglie in silenzio hanno bisogno di aiuto, questo è il momento a prescindere dalla campagna elettorale e dal mettersi in mostra.

Per quanto riguarda i famosi posti  di anestesia, oggi paghiamo lo scotto di decenni di campanilismo. Ancora una volta devo richiamare che da decenni come sindacato medico abbiamo sostenuto la necessità di un solo ospedale, oggi non saremmo in questa emergenza, apprezzo che un movimento come la “Rete dei Beni Comuni” abbia abbracciato questa soluzione, spero che lo facciano anche i partiti.

Permettetemi anche l’invio di un mio messaggio a chi legge la mia pagina fb: “Io sono in pensione, non ho ambizioni politiche, come ho dimostrato con l’incarico di assessore tecnico nella prima giunta Ganeri, ho degli ideali di una sinistra, che purtroppo non è questa. Non ho figli da sistemare, essendo una, suora di clausura, l’altro, da anni infermiere al policlinico di Parma, un solo fratello che vive in Australia, quindi io intendo continuare ad esprimere la mia opinione liberamente, accettando giudizi positivi o negativi sui miei post, purchè espressi in modo civile”.

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