don pietro de luca di maio sgarbi briatore

Grazie Don Pietro, parroco “non banale”

Di recente, la città di Paola è stata interessata da una ribalta notevole, in due giorni si è vissuta l’onta mondiale di una sanità “scamiciata” che – se avesse potuto – avrebbe tamponato anche i gatti; l’orgoglio di un intero servizio nella puntata settimanale del programma “Freedom” su Italia1, con il suo figlio Santo e la meraviglia interrata a Sotterra a rappresentare gioielli introvabili altrove; e infine – ma con forza ancor più esplosiva – tormentone sui social col prete più “influencer” del momento.

Eh già, perché il nome di Paola sta correndo sui media, associato a quello di Don Pietro De Luca, parroco della Chiesa Matrice, fulcro del Centro Storico, istituzione e custode popolare di un intero comprensorio. Insegnante e giornalista, il vicario apostolico al momento risulta essere uno dei personaggi più “condivisi” sul web, per via di un discorso tenuto in Chiesa dinnanzi ai fedeli, ripreso e trasmesso in diretta streaming. Oggigiorno condiviso in maniera esponenziale.

Nel ragionamento proposto ai parrocchiani, Don Pietro – da buon concittadino di chi oltre alla Carità ha insegnato l’Umiltà – è ricorso ad un’immagine esplicativa dell’idea che voleva tramandare. In buona sostanza, il parroco ha messo in parallelo due paradossi, per spiegare, con maggiore efficacia, l’oggetto della sua predica, incentrata sulla consapevolezza dei limiti che son propri ad ognuno.

Dal suo pulpito Don Pietro, giustamente, ha riflettuto sull’opportunità di diventare Ministro e Vice premier, quando alla base manca l’umiltà per considerare che il riconoscimento reciproco, in contesti formali, non può essere valutato sulla scorta di “impressioni”. Perché ci sono ambiti che richiedono un’opportuna proprietà di linguaggio, anche quando si risponde a domande di fretta. Chi non lo riconosce, un po’ scostumato lo è.

Fatto sta che il riferimento bonario all’ex steward dello stadio, onorevole Luigi Di Maio, indicato come “popolano” al cospetto del “titolato” ex Governatore della Banca Europea, Mario Draghi, ha fatto storcere parecchio il naso a quelli che nel pentastellato riconoscono uno che ce l’ha fatta, simbolo vivente dell’uno vale uno, lo slogan degli albori per ogni grillino.

Quindi giù critiche a Don Pietro, “perché non si fa politica in chiesa”, come a dire che la Chiesa è un luogo amorfo dove si va solo per fare cantilene. A costoro viene spontaneo chiedere cosa intendano per “fare politica”, quando nel filmato divenuto fulcro di storie social (amplificate da utenti come Vittorio Sgarbi e Flavio Briatore) la riflessione è impostata sul rispetto dei ruoli come fondamento del rispetto per gli altri. Un principio cristianissimo, al pari degli insegnamenti evangelici, quindi più che sacrosanto da affermare in una Chiesa. Se questo è “fare politica”, ben venga, perché è vero. È il resto ad essere fuffa.

La prima condivisione “virale” di Vittorio Sgarbi

Quella a cui s’assiste è una critica severa alla superficialità relazionale, alle volte così radicata da impedire di sentire la Maestà di talune istituzioni, presuntuosamente ridimensionate a mere esperienze da condividere, come si fa con le foto sulle varie piattaforme online.

Quindi uno spunto  di riflessione notevole, tale da costituire il culmine della liturgia, salutato da un “buon pranzo” che è tutt’altra cosa rispetto al buon “appetito”. Altro insegnamento che sta viaggiando ad un ritmo di condivisioni incredibile.

Per questo “grazie” Don Pietro, perché il nome di Paola sta girando nel mondo in maniera “non banale”, stimolando un dibattito che – quand’anche restasse fisso sull’opportunità di fare esempi audaci pur di farsi capire – è comunque coinvolgente per l’intera comunità. Grazie per questa botta di notorietà che, seppur sospinta da capi ultrà e conseguenti followers, ha messo in moto una vitalità tutta locale, finalmente staccata da stereotipi e ansie da pandemia. D’altronde, «a chi ama Dio tutto è possibile».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

Check Also

maria pia serranò

Paola – «Siete in linea con il comune» ma non col sindaco

«Siete in linea con il Comune di Paola. Se conoscete l’interno, digitatelo ora, oppure digitare: …

Rispondi