francesco aloia

Paola: Aloia che interviene sul giornale pare quasi un assessore (e chissà)

Lettera firmata da un Lettore de “Il Marsili Notizie”

Apprendo dal web che il capogruppo dell’Italia del Meridione, partito o lista che sostiene la maggioranza con cui Roberto Perrotta governa la Città di Paola,  quest’oggi è comparso sulla stampa per vantarsi dei risultati ottenuti sul fronte della raccolta differenziata dei rifiuti.

Francesco Aloia, colui che l’ex sindaco Basilio Ferrari nel corso di un consiglio comunale ha definito: «il peggio che la politica paolana possa offrire»; alla data di oggi – 26 Marzo 2021 – è comparso su una Testata prestigiosa qual è il “Quotidiano del Sud”, per sbandierare i dati dell’ottima performance con cui Paola ha potuto fregiarsi, ancora una volta, del titolo di “Comune Riciclone”.

Scorrendo la cronologia di siffatte notizie, propagandate a mezzo web dalla pagina istituzionale con cui l’amministrazione Perrotta si interfaccia alla cittadinanza (e all’utenza) sul principale social network, non si può fare a meno di notare che il tipo di informazione promulgata stamattina, fino a poco tempo fa era tema che veniva affrontato da un elemento che non fa più parte della giunta guidata dal primo cittadino.

Considerato il tipo di argomento, sarebbe forse stato più opportuno che a parlare dei risultati della raccolta differenziata fosse stata Stefania Mirafiori, rappresentante della lista che ha perduto il delegato dell’esecutivo che fino ad oggi era stato deputato a questo tipo di comunicazioni. Ma forse la Mirafiori non conta tanto quanto Aloia (almeno per chi orchestra la strategia degli interventi a mezzo stampa) il quale a buon diritto potrebbe rivendicare ruoli che ad altri sono inibiti, avendo perso più di un anno fa il suo alfiere nella giunta (quel Francesco De Cesare che vedrebbe entrare in consiglio la figlia se ad Aloia venisse garantito l’assessorato).

Ma con questa missiva non si intende affatto affrontare argomenti di carattere politico, che lasciano il tempo e le poltrone che trovano, no, con questa epistola si vuole far presente al consigliere Aloia e a chi per lui, che può anche darsi che i paolani siano ligi alle leggi, che la raccolta porta a porta funziona a dovere e che i casi di sversamenti incontrollati sul suolo comunale siano ridotti al minimo, ma è opportuno tener presente che Paola è passata dal 36% di differenziazione del 2016, al  78% del 2020 (con un più 42%) nonostante da un po’ di tempo, come testimoniano le foto e il video che invio, sono improvvisamente ricomparsi cumuli di rifiuti abbandonati, anche per interruzione raccolta indumenti.

Come mai negli ultimi tempi ci sono state svariate sospensioni nel servizio (una volta l’umido, un’altra l’indifferenziata, gli indumenti quasi sempre) senza spiegazioni plausibili che non fossero ascrivibili al covid?

Rifiuti abbandonati (da parecchio) lungo la strada che dalla Stazione Ferroviaria sale a Piano Torre

Con la cantilena riguardo il virus, ultimamente si stanno giustificando diverse incongruenze amministrative, e Francesco Aloia quest’oggi è parso proprio intenzionato a far l’apostolo di questo verbo. Tuttavia, se si considerano il lockdown e le diverse istituzioni di zona rossa regionale,  verrebbe da pensare che il covid ha forse contribuito ad ammortizzare gli effetti dei rifiuti abbandonati, visto che le attività economiche che producono più indifferenziata sono rimaste perlopiù chiuse, e da minori consumi consegue anche una diminuzione dei rifiuti.

Forse proprio in virtù di questo, l’amministrazione del “Comune Riciclone” ha deciso di far sparire anche i bidoni per la spazzatura che erano stati posizionati sull’isola pedonale di Corso Roma, contenitori che oggi dormono ammassati nei pressi di una scuola, mentre sul più trafficato camminamento del centro urbano la gente non sa più neanche dove spengere una sigaretta.

I bidoni spariti da Corso Roma, collocati “a riposo” nei pressi di una scuola

Ma queste cose, quando si fanno bilanci propagandistici, non si considerano, così come nessuno è ancora andato sui giornali a spiegare come mai, ancora oggi, l’acqua nelle case arriva a singhiozzo e ci sono continui disservizi, anche di carattere amministrativo, così come dimostra la sanzione comminata dall’Autorità per ciò che ha riguardato le bollette illegittime. A proposito di questo, al loquace Francesco Aloia, il ferrarianamente definito «peggio che la politica paolana possa offrire», viene da chiedere a quale schieramento appartenesse quando sono state deliberate le tariffe idriche che oggi sappiamo essere inique. Più che del “Comune Riciclone” (orgoglio e vanto dell’intera comunità) sarebbe bello sentirlo parlare del “Comune Sciacquone”, dal nostro visto e rivisto da ogni seggio “maggioritario” nell’aula Lo Giudice.

In attesa di eventuali riscontri, invio materiale documentale, in gran parte realizzato nei pressi di un luogo che al consigliere Aloia dovrebbe essere familiare (vista la vicinanza residenziale alla zona).

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