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Paola – Il tema dei “precedenti”, storia di ciambelle non tutte col buco

Lettera firmata da un Lettore de “Il Marsili Notizie”

Restando sul tema dei “precedenti”, proposto e non del tutto sviluppato nel quesito pubblicato ieri su questo spazio web, occorre integrare la riflessione relativa agli “investimenti” riversati di recente sul territorio cittadino, interessato dalla posa in opera di manufatti circolari di natura rotatoria per la viabilità in diversi punti (cui prossimamente si aggiungerà il bivio per il Cimitero).

L’ulteriore domanda con cui integrare la riflessione sui “precedenti”, sorge dalla considerazione riguardo l’attuale stato dell’arte dell’asfalto che correda la rotonda di Rione Croce, realizzata soltanto pochi mesi fa. Da quello che è possibile esperire anche autonomamente, la lingua di catrame appare già “crepata” in più punti, contraddistinti anche da notevoli avvallamenti da cui si nota la nuda terra sottostante, quasi come se il basamento non sia stato battuto a dovere, risultando incapace di reggere al passaggio dei tanti mezzi pesanti che circolano ogni giorno.

Brutto a vedersi e un po’ pericoloso a “guidarsi”, con il pericolo che aumenta in caso di pioggia.

Eppure, proprio su quella vitale porzione di strada, i soldini spesi per renderla performante sono stati addirittura “di più” rispetto a quelli messi in conto (23mila e 400 euro in più).

Cosa è successo? Qualcuno della “Salute Pubblica” sa dire per quale ameno fenomeno l’asfalto della rotonda di Rione Croce (inaugurata sobriamente il 24 Luglio con un veloce messaggio sul web) si sbriciola come semolino stracotto?

In attesa di un garbato riscontro, mi congedo con uno spunto finale riguardo altre letture di carte sull’albo, di cui un’altra “all’unanimità”, con cui la giunta di “Salute Pubblica” ha inteso migliorare la vita sociale mediante l’approvazione di un progetto esecutivo per la “realizzazione di una villetta comunale in loc. San Miceli, previa demolizione di un rudere esistente, e di un campetto polifunzionale presso la scuola primaria “Fosse””.

Restando in ambito di “precedenti”, forse occorre ricordare che un’operazione basata su criteri simili interessò diversi anni fa l’area di 7 Canali, che per vedersi “compiuta”, occorse di molta pazienza da parte dei paolani, che oggi hanno il teatro “M. Ganeri” e il centro laboratoriale “A. Eboli”, solo in virtù di mediazioni e spese per contenziosi lasciati in eredità da chi non aveva fatto altro che costruire senza badare a ogni dettaglio. Nel caso di specie: stavolta è stato fatto di tutto per evitare il ripetersi di una situazione come quella appena descritta?

Grato per l’attenzione, deferente esprimo il mio “saluto pubblico”.

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