Di seguito una nota del Comitato a supporto della candidatura alla presidenza della Regione Calabria di Luigi De Magistris, ex Pubblico Ministero e già Sindaco di Napoli.
* Per la cronaca, l’evento a cui fa riferimento il comunicato (“Giornata della Memoria e della Riconoscenza”) si è svolto nella serata di ieri e senza la presenza del Presidente f.f. della Giunta Regionale Nino Spirlì, trattenuto altrove da “problemi familiari” (come ha avuto modo di comunicare lui stesso, in occasione dell’intervento telefonico trasmesso al microfono dal palco del Teatro Ganeri a Sette Fontane, quando il consigliere regionale Graziano Di Natale lo ha messo in viva voce a favore del pubblico).
Da Liliana segre a Nino Spirlì (nota del Comitato De Magistris Paola)
Oggi, 24 Luglio, si celebra a Paola la Giornata della Memoria e della riconoscenza delle vittime dei bombardamenti del 1943.
Come Comitato De Magistris Paola interroghiamo l’amministrazione comunale sull’opportunità della presenza a tale evento commemorativo del f.f Spirlì, il quale non perde occasione per manifestare valori lontani dall’antifascismo che in una giornata come quella del 24 luglio dovrebbe invece ulteriormente riconoscere e valorizzare.
Non possiamo dimenticare le sue affermazioni secondo cui Mussolini sarebbe stato fautore di una “rivoluzione sociale” e sul quale andrebbe affrontata una non meglio specificata rilettura che odora di revisionismo, per non citare i suoi costanti interventi che ledono la dignità e la libertà di persone LGBTQIA+ e degli immigrati presenti sul territorio italiano e calabrese, in linea con la nevrosi xenofoba del suo partito di riferimento: la Lega (Nord).
Pertanto vogliamo esprimere il nostro dissenso nei confronti della partecipazione del Presidente facente funzioni Spirlì e sottoporre all’amministrazione comunale due domande:
Chiediamo come sia possibile continuare a governare con la presenza di leghisti in maggioranza e continuare a definirsi Socialisti restando in silenzio davanti all’appoggio nei confronti di Vincenzo Sofo, europarlamentare e legato sentimentalmente a Marion Le Pen esponente dell’ultradestra xenofoba e razzista francesce, di questo stesso esponente?
E cosa hanno in comune Liliana Segre e Nino Spirlì ?
La senatrice Liliana Segre, diventata pochi mesi fa cittadina onoraria della nostra comunità e sopravvissuta ai campi di concentramento Nazisti, rappresenta la prova vivente di cosa il nazi-fascismo è riuscito ad immaginare, prima , ed attuare, poi, per un lungo ventennio con violenza inaudita: una catastrofe per la democrazia e lo stato di diritto.
L’antifascismo è un giudizio politicamente fondativo della nostra Costituzione ma Spirlì, Salvini e l’amministrazione comunale Paolana sembrano averlo dimenticato nonostante il ritualismo visto durante la scorsa festa della Liberazione, rimasto effimero atto simbolico.
La liberazione è un processo, non un traguardo.