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Paola – Comune verso un nuovo dissesto? Deficit “strutturale”: Rbc attacca

Nota del movimento politico-culturale “Rete dei Beni Comuni” (RBC), rappresentata nel Consiglio Comunale di Paola dall’avv. Francesco Giglio.

L’amministrazione Perrotta insieme alla sua schiera di consiglieri, politici, professionisti, consulenti, city manager, ecc. ha nuovamente raggiunto il risultato di mandare l’Ente in deficit  strutturale. Si è passati da due parametri negativi nel 2019 a quattro nel 2020. È quanto emerge dal Rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario anno 2020 che esplicitamente riporta: «Sulla base dei parametri suindicati l’ente risulta in situazione di deficitarietà strutturale».

Ai sensi dell’art. 243 del Tuel gli Enti strutturalmente deficitari sono soggetti al controllo centrale  delle dotazioni organiche e sulle assunzioni di personale da parte della “Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti Locali” e al controllo della copertura del costo di alcuni servizi, tra i quali quelli a domanda individuale, il costo complessivo della gestione del Servizio di “Acquedotto”, nonché il costo complessivo della gestione del “Servizio di smaltimento rifiuti solidi urbani”.

Dunque il Comune di Paola è nuovamente in default finanziario con le tasse costrette ad aumentare per coprire interamente il costo dei servizi, blocco delle assunzioni e lo spettro di tutte le operazioni e le scelte effettuate in quest’ultimo anno dall’amministrazione Perrotta, fortemente contestate da
questo gruppo consiliare.

In uno scenario simile risultano profetiche le parole della ex consigliera Giuliana Cassano che in un consiglio comunale del 30.07.2019, rivolgendosi alla maggioranza composta da PD e PSI, così affermava: «Comprendo che avete una maggioranza che vi dà fiducia incondizionata. Per me è diverso, faccio parte della minoranza e per mia natura e per il ruolo che gli elettori mi hanno dato sento la responsabilità di dover approfondire e comprendere al meglio i risultati gestionali dell’Ente. In questo caso, senza la necessaria documentazione contabile, non posso esprimere nessun giudizio e quindi nessun voto. […] Apprezzabili sono i risultati prodotti fino ad oggi dal Vice Sindaco Cassano, persona lungimirante e attenta alla corretta amministrazione del Bene Comune.
Tuttavia, permettetemi un inciso, tale lavoro rischia di essere ridotto o
peggio vanificato da chi ancora oggi si muove verso tutt’altra direzione, nel tentativo disperato di far prevalere vecchie logiche politiche e ossessionati quasi da una ricerca del consenso a tutti i costi.

Caro Vice Sindaco ci dica come possiamo confrontarci su questi temi per completare e potenziare i passi in avanti compiuti e a procedere per la strada delle riforme con caparbietà, onestà e lealtà verso quei cittadini che hanno riposto in noi la loro fiducia.

Programmazione, riduzione ulteriore delle tariffe, miglioramento dei servizi comunali, europrogettazione, individuazioni di entrate diverse dai tributi sono solo alcuni suggerimenti che
ci sentiamo in dovere di dare a questa amministrazione.

Ieri ho letto una nota di questo Ente, capisco le ragioni che vi spingono a riscattare il giudizio che ha di voi l’opinione pubblica dopo la dichiarazione di dissesto finanziario. Indipendentemente
dall’ammontare dei debiti, le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
Evitiamo di distrarre i cittadini dai problemi reali con una diatriba tra amministrazioni che si sono succedute che va avanti ormai da troppo tempo.  L’opportunità di riscattarsi dal passato consiste nella capacità di programmare un avvenire migliore. Parliamo d’ora in avanti solo di sviluppo, di crescita e uniamo i cittadini paolani all’insegna di un progetto in grado di farli sentire protagonisti del proprio presente e del futuro
».

Tutto fiato sprecato, come ogni tentativo fatto in questi anni nel far comprendere le ragioni di una politica differente, con la gente e per la gente. Sin dallinizio lex consigliera Cassano ha invocato un bilancio partecipato, evidenziando che dove tale sana abitudine politica è stata attuata i risultati amministrativi sono stati di gran lunga positivi.

A queste parole si aggiunge il recente messaggio che l’ex vicesindaco Antonio Cassano costretto a rassegnare le sue dimissioni, lo ricordiamo ha affidato ad un post Facebook: «Leggo articoli di giornale su comunicati nei quali continuo ad essere coinvolto nonostante tutti hanno oramai capito che l’intento era quello di strumentalizzare la mia presenza. Ho aggredito la spesa riducendo i costi per 2,3 milioni di euro all’anno oltre a 2,5 milioni di risparmi su transazioni. Qualcuno dovrebbe spiegare perché nonostante gli oltre 9 milioni di risparmi in tre anni l’aggredito sono stato io. Senza menzogne».

I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Oggi Paola sembra ripiombare in una nuova voragine i cui effetti condizioneranno in negativo il futuro di questa città per molti anni a venire.
Considerati questi risultati, se davvero Perrotta nutre qualche sentimento di affetto nei confronti della sua comunità, rassegni immediatamente le sue dimissioni dalla carica di sindaco.

Occorre invertire la tendenza, aprendo una nuova stagione politica prima che sia troppo tardi.

Solo così sarà possibile costituire una task force di liberi e competenti cittadini in grado di riscattare le sorti di Paola ed evitare una nuova e tragica dichiarazione di dissesto finanziario.

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