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«Abbiamo una democrazia ereditaria. Nessuno darà niente per niente»

L’ennesima tragicommedia è quella che, ancora una volta, stiamo vivendo in Calabria.

Ancora una volta faccioni sorridenti, messaggi affettuosi, sono quelli che vediamo sui muri della nostra città.

Persone, con cui magari non hai mai scambiato una parola, ti contattano in modo amichevole, se poi sanno che hai qualche problema, di qualsiasi natura, loro sono a tua disposizione.

Un marziano direbbe: che popolo affettuoso!

Purtroppo tutti noi sappiamo che siamo alla solita farsa elettorale, si ribadisco farsa, perché prima della disgraziata discesa in campo di Berlusconi, esistevano degli schieramenti con degli ideali dei principi. Dopo abbiamo distrutto tutto, con i leader, con gli imbonitori televisivi, le varie veline, tutti in politica.

Da tempo, in particolare in Calabria, è diventato un poltronificio, dove molti senza “arte né parte”, cercano uno scranno politico per risolvere i propri problemi economici, o comunque per fasi gli affari propri.

Chiaramente io sono fazioso e di parte, ciò non toglie la mia delusione per una campagna elettorale fatta di cattiveria, di beghe, dove so bene che la malavita, col colletto bianco, è infiltrata in tutti i partiti, cosi come è triste vedere a dx ed a sx  i soliti personaggi, mai sazi di potere, sia in prima persona, o attraverso moglie e figli candidati; abbiamo una democrazia ereditaria.

Devo riconoscere che avendo la fortuna di poter dire apertamente chi voto, forse, ripeto forse, “ultima volta”, intelligentemente sono stati rispettosi delle mie dichiarazioni.

Purtroppo, lo stesso non può fare quella gran parte di popolazione che comunque ha delle necessità, costretta a non potersi esprimere apertamente per via di una gamma di problematiche che vanno dalla mancanza di lavoro alle pratiche burocratiche, fino alla sempre attuale raccomandazione.

Bene, quella parte è preda del bisogno, quindi facile preda dei vari portaborse dei classici  “prenditori”, quelli che arraffano voti e poi prendono solo loro.

Leggo i giornali locali: che squallido spettacolo! Pseudo politicanti che saltano addirittura da uno schieramento all’altro, come se tutto ciò fosse normale. Leggo dei consiglieri comunali, pazzesco, nel palazzo sono divisi come le tifoserie nei derby.

Ma come si fa a credere a questi personaggi? A loro, della comunità non frega niente, non hanno ideali. Guardano il proprio tornaconto e quello dei propri familiari.

Certo, molte persone mi dicono che non andranno a votare, cosa gli vuoi rispondere?

Le belle frasi, l’impegno per cambiare, bisogna provare.

Ma che cosa?

Il potere mafioso è infiltrato in tutti gli apparati, molti dei candidati dovrebbero essere allontanati, servizi zero, sanità da terzo mondo, lavoro “un miraggio”.

Mi si dirà: “ma se tutti si tirano indietro, non cambierà mai!

Non ditelo a me, che  in decenni di quelle che in paolano diciamo “PALATE”, ne ha preso parecchie, così come alcuni amici che si sono fatti il carcere negli anni 70 per gli ideali.

Quindi dopo il mio sfogo, riflettete, nessuno vi darà niente per niente.

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