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«Centrodestra di proclami, centrosinistra di delusioni. Serve cambio netto»

Dopo 25 anni, sono salito su di un palco politico. La volta precedente, fu con la senatrice Antonella Bruno Ganeri, quando per la prima volta , fu scalzata la democrazia cristiana, da sempre al governo della città.

Ci sono momenti della vita, in cui bisogna esporsi e ribadire le proprie idee, soprattutto quando un risultato elettorale è ampiamente scontato, come quello della Calabria, consegnata da tempo alla destra.

Questa è una destra pericolosa,  fascista, razzista, aggressiva. Purtroppo bisogna riconoscer che la  Calabria fa testo a parte, i governanti cosiddetti di sinistra , hanno governato nel modo peggiore, pensando solo a fare clientele, a piazzare i propri accoliti ai posti di comando, come le Asp, dove il disastro è stato eclatante.

In molti ospedali, vi sono primari totalmente incapaci , cosa nota agli utenti , da ciò la fuga in altre strutture. Si sono aumentati i loro già alti compensi, a fronte di un mare di giovani disoccupati, o emigrati all’estero.

A ciò aggiungiamo l’atavica propensione della sinistra a dividersi , facilitando il campo agli  avversari.

Mi rendo conto che personaggi come Oliverio, Bassolino a Napoli, dopo che per anni hanno usufruito del partito, per occupare tutte le cariche possibili, con stipendi notevoli, ed oggi con molteplici pensioni, non sono degni di tenere tessere di partito, in quanto hanno solo brama di potere, non certo di servizio.

Fortunatamente gli elettori gli hanno dato un chiaro messaggio, in calabrese “iativinni alla casa”.

Personalmente non stimo i magistrati, in particolare , chi sfrutta questo ruolo per fare la scalata come politico. De Magistris, che con la Calabria non ha nulla da spartire è venuto per vanità , per essere protagonista, e quindi star televisiva.

Mi dispiace, perché tante brave persone lo hanno seguito, contribuendo alla sconfitta.

In tutto questo contesto, si inserisce l assurda vicenda di malagiustizia, vissuta da Mimmo Lucano. Ho visto un uomo distrutto, un sindaco che per fare del bene non aveva osservato la burocrazia con le sue norme che di fatto impedisce  di  aiutare i bisognosi. Ma la Calabria, a prescindere dal colore politico,  è da sempre preda della massomafia.

Osservo il volto di un popolano, di una persona semplice come Lucano, e rivedo il volto di Tortora , portato via in manette dopo che i magistrati hanno avvisato la stampa, per farsi pubblicità.

Ora vi è una persona come la Bruni al di fuori degli schemi politici, che se affiancata da nuovi soggetti potrà riavviare, con molte difficoltà, un programma di crescita e di cambiamento di una Calabria dove l’unica speranza degli uomini liberi è quella di andare via.

Ora non illudiamoci, i proclami del nuovo governatore rimarranno tali, poi guardate l’accozzaglia di personaggi e quindi “perdete ogni speranza voi elettori”.

Un invito al PD, è il momento di fare un rinnovamento totale, mandate a casa tutti questi personaggi  che da decenni non hanno nulla di positivo, ma hanno contribuito ad allontanare quella che una volta si chiamava società civile.

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