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Paola – Martedì 9 novembre c’è Consiglio: tentativi di scioglimento impasse

È stato convocato per le 16.00 di martedì 9 Novembre, il Consiglio Comunale della Città di Paola.

A suscitare interesse verso questa riunione del civico consesso, è il fatto che rappresenta una “riedizione” dell’ultima adunanza, con gli stessi punti all’Ordine del Giorno e gli stessi protagonisti pronti a discuterli.

Ovviamente, rispetto a quanto accaduto circa una settimana fa, questa volta ci si attende uno sblocco dell’impasse che si è originata dal momento in cui il capogruppo socialista, Giovanni Politano, ha chiesto di invertire i punti da trattare, proponendo la posposizione del punto 4 («Variante del Piano Comunale di Spiaggia adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 5 del 16.02.2018 a seguito di prescrizioni impartite dalla Capitaneria di Porto di Vibo valentia e Regione Calabria») col punto 1 («Presa d’atto delle dimissioni del Presidente del Consiglio Comunale , sig.ra Barbara Sciammarella»).

Questo per consentire ai “dinataliani” di restare in aula, in quanto era nota la loro posizione circa l’elezione del nuovo vertice dell’aula Lo Giudice, alla cui nomina – considerando il “sacrificio” richiesto all’ex Presidente Barbara Sciammarella – i componenti del gruppo d’intorno all’ex consigliere regionale, hanno dato prova di non voler partecipare.

Tuttavia, nonostante gli interventi a suffragio della richiesta di Politano, una volta acquisito il parere del Segretario Comunale, l’aula non è stata chiamata ad esprimersi sulla richiesta, proseguendo comunque i lavori del Consiglio. In buona sostanza, sulla scorta di un’indicazione della dottoressa Virginia Milano, la quale ha riferito che l’istituzione dell’Ufficio di Presidenza è un «adempimento “imposponibile”» rispetto a ciascuno dei punti dall’Odg, la seduta è ripresa regolarmente, coi “dinataliani” che – a quel punto – hanno abbandonato l’aula.

Un segno di protesta?

Senz’altro, ma anche una forma di “proposta”, un’ultima chiamata ad un valzer prima della separazione totale dai “perrottiani”. Perché la Variante del Piano Comunale di Spiaggia è un argomento da cui dipendono diversi destini, ma principalmente il futuro “attrattivo” della Città, che nonostante tutti gli sforzi, sul fronte litoraneo è ancora indietro rispetto ad altre, più competitive, realtà.

Un ultimo sforzo compiuto nel nome di una Coalizione ormai evaporata, sparsa nelle dissolvenze fumose di “momenti chiave”, disseminati lungo il tragitto a partire dall’inizio dello scorso anno, quando tra esplosione della pandemia ed elezioni regionali calabresi, la realtà politica paolana ha subito sollecitazioni senza precedenti. Bum, bum, bum. I fatti parlano da soli: dimissioni assessorili, dimissioni vicesindacali, impasti e rimpasti della giunta, aggiustamenti perpetui come quelli cui sono costretti i proprietari di veicoli usciti “sbagliati” di fabbrica. Che ci fosse qualcosa che non andava, era chiaro da parecchio (a qualcuno, addirittura, il problema gli era parso di scorgerlo già durante i festeggiamenti in Piazza del Popolo per la vittoria del 2017).

Ora, preso atto che la nave amministrativa è ridotta al rango di zatterone – come si dice a Paola – “arripizzato”, se sarà possibile sbloccare questo stallo, senza mancare di legittimità, allora la convocazione del Consiglio avrà avuto un senso. Probabilissima quindi la messa ai voti della proposta “che fu” di Politano. Dopodiché, chi vivrà vedrà.  Concludere la stagione amministrativa di un gruppo, che si definiva “di Salute Pubblica”, con la guerra e la bagarre, non sarebbe il biglietto da visita ideale in vista delle prossime elezioni.

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