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Paola – Per un incarico retribuito, “basta la parola” (anche via telefono)

Leggendo atti che, sempre più spesso, vedono la luce dell’albo pretorio con considerevole “differita” rispetto alle questioni di cui trattano, agli occhi balzano una serie di determinazioni dirigenziali che, nella loro struttura, recano la caratteristica della “novità assoluta”.

Si dà infatti il caso che, secondo quanto vergato dal caposettore delle “Attività Culturali, Sportive e Ricreative”, per l’organizzazione delle Festività Natalizie e altre iniziative svolte in nome e per conto del Comune di Paola, siano stati elargiti 4mila207 euro e 50centesimi in virtù di «accordi telefonici intercorsi tra l’Assessore pro-tempore» e soggetti terzi.

Trattandosi di “accordi telefonici” vagamente definiti, dai documenti in questione è difficile comprendere in cosa siano consistiti, anche se è facile intuire che avranno riguardato tematiche connesse alle prestazioni richieste, in questo caso legate all’ambito delle “Attività Culturali, Sportive e Ricreative”. Tuttavia resta singolare il modo in cui, un responsabile settoriale del municipio, si sia “fidato” e abbia acconsentito a elargire somme che, in altri ambiti, necessitano di documentazioni molto dettagliate per essere autorizzate, “carte” come quelle che vengono richieste ai normali cittadini quando si tratta di affrontare questioni burocratiche.

L’azione amministrativa del Comune di Paola, da un po’ di tempo, pare essere caratterizzata da una certa “risolutezza” per ciò che riguarda i passaggi formali, una specie di modus operandi che – per carità – è graditissimo nella misura in cui risolve problemi impellenti, a patto però che non incappi in disguidi come quello avvenuto di recente presso la casa di riposo a Piano Torre, quando con una celere ordinanza paolana è stata disposta l’accoglienza di 16 vecchietti ospitati a San Lucido (per di più sotto osservazione per possibili positività al covid-19). Anziani dei quali – allo stato attuale – non risulta traccia che ne indichi il destino sugli atti ufficiali pubblicati on-line sull’albo pretorio dell’Ente. Oppure si pensi alle modalità di inquadramento dei lavori (con relativi costi) necessari a realizzare il progetto relativo alla rotonda nota come “bivio del cimitero”, dove s’innestano la SS18 e la SS107: un’opera caratterizzata dal raddoppio (oggigiorno finanche superato) degli investimenti, dapprima finalizzati soltanto all’opera in sé, ma successivamente – con un semplice cambio d’intestazione – destinati anche a pose di asfalto variamente distribuite sul territorio cittadino, iniziative compatibili a quella che ultimamente sta interessando anche zone per le quali – da anni – è in corso il dibattito per stabilire chi sia l’effettivo proprietario. Ma questa è un’altra storia.

Per il momento c’è la consapevolezza relativa al fatto che, alle volte, per relazionarsi con la pubblica amministrazione, basta una telefonata. Un po’ come quel famoso slogan di una réclame tanto in voga qualche decennio fa, in fondo: «basta la parola».

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