fabio iaccino

Paola: sull’albo c’è una determina “un po’ storta” che assegna oltre 40mila€

Per i lettori più sensibili, inclini a sentire fumus di “diffamazione a mezzo stampa”, si specifica che il titolo dell’articolo dipende dalle condizioni di pubblicazione del documento cui si fa riferimento (la determina n. 70 del 11.02.2022 – clicca per scaricarla), davvero “storta” per quanto riguarda le pagine 2 e 3, scannerizzate secondo un andamento che richiama alla mente talune definizioni, espresse volgarmente, dedicate all’anatomia di certi animali domestici.

Quindi, sgomberato il campo – si spera – da ogni ulteriore e ipotetico riferimento, scendendo nello specifico dell’atto in questione, è opportuno far presente che si tratta della “Riqualificazione area ingresso Ospedale mediante demolizione di un fabbricato fatiscente e realizzazione area parcheggio – ANNO 2022”.

L’atto reca la firma dell’ingegner Fabio Iaccino, responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale che – nella fattispecie – risulta essere anche il direttore dei lavori, dei quali risulta competente a valutarne lo stato di avanzamento.

Secondo la decisione del tecnico, alla data del 7 Febbraio scorso, le opere realizzate sono state tali da richiedere la somma di 43mila 824euro, circa l’80% del costo dell’intero progetto, per il quale sono stati previsti € 55.591,16 (divenuti poi € 52.350,10 – Iva inclusa al 10% – per via dell’offerta della ditta appaltatrice).

La cifra investita è il risultato dei fondi provenienti sul contributo di cui al DPCM del 17/07/2020, annualità 2022 (soldi “statali” per un valore di € 47.564,50) cui vanno sommati € 8.026,66 provenienti direttamente dalle casse comunali.

Si ricordi che il 5 Novembre 2021, il canale ufficiale aperto sui social dall’amministrazione comunale (Città di Paola su Facebook), riportava testualmente questa informazione: «Ultimata la demolizione del rudere pericolante e fatiscente all’ingresso dell’ospedale, completato il Piano di riuso dei materiali di risulta ai sensi della normativa vigente in materia. Lunedì riprenderanno i lavori per la realizzazione di un’ulteriore area a servizio del nosocomio San Francesco» (clicca per il post); allegando tanto di foto esplicative. Atteso quindi che la stessa amministrazione ha annunciato la demolizione del fabbricato fatiscente già dall’anno scorso, viene da chiedersi quali siano state le condizioni che hanno permesso alla ditta appaltatrice di poter lavorare a quel tempo, perché a novembre 2021 non erano disponibili le finanze provenienti dal DPCM (vincolato all’annualità 2022).

A meno che la demolizione del rudere e il contemporaneo avvio dei lavori per realizzazione del parcheggio non siano stati plausibili grazie ai “semplici” 8mila euro (e spicci) che il comune era in grado di spendere a quel tempo.

In caso contrario potrebbe prendere corpo l’ipotesi secondo cui i lavori sono stati compiuti addirittura “in anticipo” rispetto ai soldi per realizzarli, col primo SAL ratificato a tre mesi di distanza.

Un vero ghirigori, comunque aderente alla morfologia di un atto che ad occhio, sull’albo, si presenta davvero “storto”.

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