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Paola – Primo Decreto a firma “Politano”, ora s’attende il “riordino” dell’UTC

Con qualche errore di ortografia (con parole tipo “effeto” o “qunatificati”, ripetute addirittura due volte) è iniziata l’esperienza sindacale di Giovanni Politano, che proprio ieri – appena investito della carica – si è trovato a firmare il Decreto n.23 di questo 2022.

Nella fattispecie si tratta del conferimento di un incarico legale, un patrocinio richiesto per una causa che vede il Comune controparte di un privato che reclama quasi 16mila euro di danni, più le spese. Il fatto risale a Gennaio 2020, quando – secondo la ricostruzione del ricorrente – «per esclusiva responsabilità del conducente dell’automezzo […] di proprietà del Comune di Paola», si è verificato un sinistro che ha coinvolto il privato in maniera vigorosa.

Ora spetterà al legale di fiducia – già nominato – far valere le ragioni dell’Ente, dimostrando «che sussistono validi motivi per resistere all’azione giudiziaria intentata ed assicurare all’Ente idonea difesa giudiziaria per contrastare le richieste di controparte».

Per un decreto che si pubblica, un altro dovrebbe essere già in procinto di vedere la luce dell’Albo Pretorio. Considerando le tempistiche di insediamento, è più che mai probabile che il sindaco Politano stia già lavorando al riassetto degli uffici, al momento “congelati” secondo i diktat che furono di Roberto Perrotta.

L’attuale assetto, scelto dal primo cittadino uscente quando ormai la “salute pubblica” aveva già ceduto il passo a “la nostra Paola”, potrebbe essere riconfermato in blocco dal neoeletto Politano?

Se si considera che Perrotta ha fatto giunta fino al 22 Giugno (quando ormai era sicuro che non sarebbe stato in lizza per la fascia tricolore), con gli uffici che ne hanno assecondato l’azione fino all’ultimo momento, viene spontaneo ipotizzare che un qualche cambiamento potrebbe essere apportato.

Da questi cambiamenti sarebbe però immune l’Ufficio Tecnico, con l’ingegner Fabio Iaccino che potrebbe vedersi riconfermato nel ruolo, nel segno di una continuità che – però – potrebbe essere mal tollerata dagli alleati di Governo (che “a capo” dell’UTC potrebbero preferire altri tecnici più vicini – ad esempio – al centrodestra). L’ing. Iaccino, da sempre appaiato a Roberto Perrotta, ha dalla sua la “visione” di tutto il lavoro compiuto e da compiere, come le concessioni rilasciate a mare, le bitumazioni spalmate per le strade, la pulizia di Piano Torre, la frana lungo la via che porta al Santuario, le rotonde sulla SS18… etc. etc. (senza dimenticare il futuribile Porto).

Ora, se dovesse restare il tecnico che è impronta e firma di Roberto Perrotta, come bisognerebbe interpretare la manovra? E, soprattutto, come la interpreteranno i coalizzati che vogliono “una nuova era”?

Riusciranno mai quelle forze, i cui elementi di spicco sono stati duramente attaccati da Perrotta durante i comizi, a non storcere il naso difronte l’eventuale conferma di un “perrottiano DOC” a capo di un ufficio nevralgico qual è l’UTC?

E sempre costoro, come si metteranno con Politano qualora questi, d’autorità, imponesse un volere tanto controverso? Forse un assaggio di ciò che sarà, potrebbero averlo già dato alcuni leader non candidati, che da ieri avrebbero iniziato ad accusare sintomi di mal di pancia alla sola ipotesi di un simile scenario.

In attesa del Decreto, non resta altro che fantasticare. La speranza è non azzeccarci troppo, sarebbe troppo presto.

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