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È un momento di importanti riconoscimenti per Pasquale Gallipoli, giovane ristoratore paolano che – da qualche anno – si è scoperto essere anche poeta e cantautore, i cui brani condivisi sul web stanno registrando numeri sempre crescenti di visualizzazioni.
Giunto alla ribalta con “La canzone di Francesco”, nel 2019, Gallipoli è autore di diverse decine di “pezzi”, molti dei quali improntati sul richiamo delle radici e della terra natia. Già con la canzone dedicata al Santo Patrono, il sentimento di appartenenza alla Calabria e alla Città di Paola si è reso evidente, diventando il filo conduttore di ogni successiva produzione artistica. Canzoni come “Paola”, “Roma”, “Milano”, “Argentina” e “La mia dolce Italia”, sono mappe che diventano vere e proprie pagine di diario, scritte con sensibilità ed empatia, capaci di smuovere emozioni che scombussolano il cuore (soprattutto quello di chi è lontano da casa).
Ormai noto ai quattro lati del mondo, grazie alla condivisione di videoclip sulle piattaforme più seguite in rete, Pasquale Gallipoli è stato recentemente contattato da una prestigiosa testata brasiliana, il cui Direttore – Carlos Masello, di origini italiane – gli ha dedicato ampio spazio sin dalla copertina.
Da ieri, infatti, sulla prima pagina della Rivista “Itália Nossa” – semestrale radicatissimo nella folta comunità italobrasiliana diffusa in tutto il Paese latino – campeggia il primo piano la foto dell’artista paolano, cui all’interno è stato dedicato un servizio di ben 10 pagine (si pensi che per il numero di Gennaio, lo stesso spazio è stato dedicato a Gianni Morandi, da sempre punto di riferimento musicale di tanti emigrati).
Un riconoscimento importante, che fa il paio con gli apprezzamenti giunti anche dal Canada, dove ci sono tanti “pezzi sparsi” d’Italia che, nella musica di Gallipoli hanno trovato parole ed emozioni intense, capaci di far risentire al naso il profumo di casa.
