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Paola – Medici interpellano l’Ordine per l’infermiera “social criticona”

L’iniziativa assunta da un’infermiera paolana, esplicitamente critica e implicitamente accusatoria nei confronti dei medici di famiglia, contro i quali ha riversato apertamente il suo biasimo sui social network (soprattutto in relazione alla gestione covid sul territorio), è la ragione per cui il Dr. Domenico Maiorano (Vicesegretario Regionale del Sindacato dei Medici Italiani), si è rivolto al presidente dell’Ordine.

Il clima tra le parti coinvolte nella gestione della Sanità locale, intesa come servizio da rendere alla collettività, non pare affatto sereno, con rappresentanti di varie branche ormai sfibrati da anni di massacrante routine. Gettare le basi per favorire uno “scontro”, così come pare emergere dal post contestato da Maiorano, oltre che costituire un atto censurabile è anche un deliberato incitamento alla mancanza di rispetto, verso una categoria che – nel corso degli ultimi anni – ha contato centinaia di caduti, vittime della professione che li ha obbligati alla “prima linea” sin dal principio dell’emergenza sanitaria.

Di seguito il testo della lettera spedita dal Dr. Maiorano al Presidente dell’Ordine

Egregio Presidente

In qualità di rappresentante sindacale, voglio esprimere – da parte della classe medica da me sindacalmente rappresentata – una vibrata protesta per quanto pubblicato sui canali social da una infermiera operante nel 118 di Paola.

«Carissimi medici di famiglia prima di dire al vostri pazienti covid positivi di chiamare il 118 vi prego di alzarvi dalle vostre belle poltrone e fare il vostro dovere prima di vantarvi che fate tutto voi…. P.S. A buon intenditore poche parole».

Tali dichiarazioni si innestano in una condizione di obiettiva criticità e difficoltà in cui versa il sistema sanitario tutto ed in particolare quello della Regione Calabria, dove si sta diffondendo sempre di più, in special modo nei confronti dei sanitari, un clima di diffidenza e di sospetto tra tutte le figure professionali interessate, perdendo di vista quello che è l’obiettivo comune cioè la tutela della salute dei cittadini.

È grave che queste esternazioni, fatte sui social, siano condivise da qualche sanitario, poiché l’uso sconsiderato dei social funge da cassa di risonanza, accentuando il disorientamento nella cittadinanza.

Sono certo che quanto da me espresso venga recapitato e riportato nelle sedi opportune per ristabilire ruoli e doveri di ciascuno ed intraprendere gli eventuali provvedimenti che riterrete necessari. Questo sindacato auspica che si possa giungere alla realizzazione di una condizione di collaborazione tra tutte le figure sanitarie nel rispetto umano e professionale reciproco.

Sicuri di un Vostro fattivo riscontro.

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