A ben guardarlo la botta l’ha presa, e pure importante, ma il semaforo che da settimane sta dirigendo il senso unico alternato venutosi a creare – causa lavori – a Via Nazionale, nei pressi del bivio “delle monache” (dove s’innesta anche il traffico in uscita da Corso Garibaldi e dalla Rocchetta), è ancora in piedi e fermo sulla sua posizione, a rappresentare un blocco che, malgrado il tanto tempo trascorso, non accenna ad essere rimosso.
Probabilmente funzionale a dare l’idea del traffico, viste anche le code corpose che si formano a seconda degli orari (molto spesso sotto al sole cocente di questi giorni), che alle volte illude i residenti di una vitalità che in realtà è semplice e forzato incolonnamento, il semaforo è stato recentemente “scaricato” dall’amministrazione comunale, che sulla sua persistenza nella zona in questione, se n’è pubblicamente lavata le mani su Facebook. «In merito ai lavori in corso su Via Nazionale (zona Ponte delle Monache) – è il testo condiviso dal canale ufficiale “Città di Paola” – si precisa che sono lavori TIM per rifacimento soletta camera presente sotto strada. La necessità di effettuare i lavori urgenti di messa in sicurezza erano gia stati evidenziati dalla società al Comune di Paola nel mese di maggio. Si è scelto di aspettare la chiusura delle scuole per evitare maggiori disagi. Purtroppo i lavori non erano ulteriormente procrastinabili e saranno ancora necessari alcuni giorni per completarli, ci scusiamo per i disagi ma la sicurezza prima di tutto!!!» (9 luglio 2024, nota di chiarimento sulle tempistiche di esecuzione del lavoro, già iniziato da parecchio e oggi giunto al 17 luglio 2024 senza essere ancora ultimato).
Alcuni giorni, dal 9 luglio, oggi sono già 8 e il cantiere non accenna progressi ulteriori, visto che l’asfalto non è stato ancora posato laddove è stato effettuato l’intervento.
Di “blocchi” simili, la città di Paola ne è ormai piena, partendo dal Lungomare – dove i lavori per il nuovo tratto contrassegnato dalla “Porta di Mare”, procedono con disarmante e scoraggiante lentezza – arrivando su fino al cimitero, non c’è zona esente da disagi, da un po’ di tempo aggravati dalla penuria d’acqua che ha colpito l’intera area urbana.
Tra la fisiologica carenza estiva della risorsa e i guasti alla rete di distribuzione, tra le difficoltà vissute da coloro che lavorano al servizio e le bollette che vengono comunque poi spedite alla cittadinanza, la situazione idrica paolana sta diventando oggetto di critica aperta all’amministrazione che, come in altre circostanze, al momento tace, in attesa che la conduttura principale venga riparata.
Apparentemente inerte sul fronte dei problemi vissuti alle pendici del Palazzo di Città, l’amministrazione è comunque molto attiva su altri versanti. Ad esempio, per ciò che riguardava i rapporti con il Complesso Bandistico San Francesco di Paola, l’impasse è stata sbloccata grazie ai 1.600 euro con cui è stato ripagato il contributo musicale offerto in occasione dei festeggiamenti patronali, cifra per la quale l’ufficio di “Segreteria generale – Attività culturali, sportive e ricreative”, non ha ravvisato «situazioni potenziali di conflitto di interessi in merito alla procedura».
Lo stesso ufficio di Segreteria generale – Attività culturali, sportive e ricreative, e questo è stato possibile appurarlo di recente – visto anche un certo ritardo nella sincronizzazione della pubblicazione di alcuni atti sull’albo rispetto alla loro effettiva emanazione – ha saldato già in Aprile i conti con Michele Dotti, EducAttore, formatore e scrittore che, lo scorso 24 aprile, ha tenuto uno spettacolo al Sant’Agostino (“Non c’è più il domani di una volta”) per il quale sono stati impegnati 2mila euro, 1.000 nella determina dirigenziale 33 e 1.000 nella determina dirigenziale 34, entrambe ratificate nello stesso giorno (forse ne sono servite due perché pareva brutto scrivere 2mila in un solo atto). Performance di una qualità e una durata sicuramente compatibili con l’esborso.
Pertanto dipende da cosa si vuol considerare “impasse”, perché com’è possibile appurare dall’albo pretorio, l’amministrazione comunale, al momento, è tutt’altro che ferma.