Con Pasquale Filella, ex assessore comunale al bilancio, che insieme ad Antonio Logatto, assessore in carica nell’esecutivo Politano con delega al “patrimonio”, nell’impossibilità di avere a disposizione una mappatura delle assegnazioni concesse sul territorio («scrivemmo, nel periodo di novembre, fine novembre, insieme all’assessore Logatto, assessore alle politiche sociali e al patrimonio, una nota, chiedendo a tutti i settori di fare una mappatura di tutto quello che era il patrimonio comunale, delle assegnazioni: com’erano erano state assegnate, chi pagava, chi non pagava… insomma, un monitoraggio dei contratti attivi e passivi. A quella nota, in particolare il settore “patrimonio” (Settore 1, “Tecnico”, Responsabile: ingegner Fabio Pavone, ndr), al quale abbiamo più (volte, ndr) chiesto verbalmente, sia io che l’amico assessore Totonno Logatto, richieste (in merito alla mappatura del patrimonio cittadino, ndr). Non abbiamo mai avuto una risposta. Quindi questo la fa lunga sul fatto che non verifichi e controlli il tuo patrimonio, chissà per quale motivo, poi di conseguenza ci sono minori entrate e magari ci sono anche maggiori esborsi». Pasquale Filella, 31.08.2024), l’amministrazione della “nuova era”, quella che passerà alla storia perché guidata da Giovanni Politano (in politica sempre al seguito del socialismo secondo Roberto Perrotta, tri-sindaco di Paola in un arco compreso tra i primi anni 2000 e il 2022, contro il quale Politano si candidò alle ultime elezioni) , ha diramato una nota stampa – che di seguito è riportata integralmente – nella quale tende a dare l’impressione che di “patrimonio” ne è ben consapevole, al punto da controbattere anche al movimento civico Rete dei Beni Comuni (Rbc) in merito al famigerato “ecomostro” (che a breve si presenterà riconvertito in “albergo” per soggiorni entusiasti sul lungomare cittadino), e suscitando a sua volta la replica della stessa compagine guidata in consiglio comunale da Andrea Signorelli, con una ulteriore nota che fa seguito a quella dell’amministrazione (definita proprio da Rbc «Sbano-Politano»).
Nota n°1 – L’amministrazione comunale, nella sua interezza esecutiva e consiliare, dice la sua sulla vicenda “ecomostro”
«Siamo nuovamente costretti come maggioranza a rispondere su quanto apparso sui social con tanto di documento datato 2016 relativamente al finanziamento revocato per i lavori sulla struttura polifunzionale “ecomostro”.
Quanto fosse strumentale il “piagnisteo” del movimento civico rappresentato, nel civico consesso, dal consigliere Signorelli è ormai un dato certo. Siamo abituati a tale comportamento, così come siamo abituati alla diffusione di notizie fuorvianti che non corrispondono alla realtà dei fatti, al solo scopo di creare proseliti detrattori nei confronti di questa maggioranza, calpestando tutti i principi che dovrebbero governare la buona politica. Uno su tutti: il rispetto nei confronti dei nostri concittadini, raccontando fatti non veritieri per portare a se vantaggio politico, credendo di poter essere in grado di influenzare una parte dell’opinione pubblica.
E ci chiediamo: quest’atteggiamento esprimerebbe il concetto di democrazia a cui tanto si ispirano i sostenitori di questo movimento? Raccontare, in maniera strumentale, notizie non veritiere è maturità democratica?
Tutt’altro. Il finanziamento di cui bisogna parlare è altro, la nota pubblicata da RBC risalente al 2016 fa riferimento alla revoca di un contributo ottenuto dalle precedenti amministrazioni che per motivazione tecniche è stato annullato come già chiarito in passato, diversamente l’attuale progetto in itinere è stato finanziato nell’ambito degli interventi di cui all’ art 1, comma 42, della legge n. 160/2019, che dispone testualmente:” per ciascuno degli anni dal 2021 al 2034, sono assegnati ai comuni contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale , nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale”. Il Comune ha partecipato per l’annualità 2021 con numero 3 progetti alla richiesta di contributi ovvero il decreto del 4 aprile 2022, con cui il Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell’interno, di concerto con il Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha approvato le graduatorie definitive degli interventi ammessi a finanziamento confluiti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza alla missione M5C2-I2.1: Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale;
− il Comune di Paola è risultato assegnatario, relativamente all’anno 2021, di un contributo pari ad € 1.600.000,00, per la realizzazione dell’intervento “Completamento centro di accoglienza e promozione turistica sul Lungomare San Francesco di Paola”.
Dunque, la macchina del fango è stata azionata nei confronti di questa amministrazione e non il contrario come vorrebbe far credere qualcun altro e prova ne sono anche le ultime dichiarazioni, relativamente all’incontro cordiale avuto tra il nostro sindaco Giovanni Politano, l’assessore Sandra Grossi ed il consigliere Andrea Signorelli. Neanche il tempo di terminare, che subito ci siamo imbattuti in una nota Facebook dai soliti toni autoreferenziali. Un modus operandi che, per quanto ci riguarda, può continuare senza alcun problema. D’altronde, ogni azione identifica chi la compie e, sotto questo aspetto, sembra evidente che la maschera del finto perbenismo stia lasciando spazio al vero volto di chi non ha sicuramente a cuore le sorti della nostra Città».
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Nota n.2: Rbc replica alla nota dell’amministrazione «Sbano-Politano»
«Alla politica dell’odio e del denigrare l’avversario, preferiamo pubblicare direttamente le carte.
Sorvoliamo sugli attacchi di basso spessore che ancora una volta l’amministrazione Sbano-Politano, ha voluto rivolgere ad Andrea Signorelli e a tutto il gruppo RBC, per mostrarvi la verità.
Chi amministra oggi ha ereditato dalla precedente amministrazione un finanziamento per il completamento del centro di accoglienza.
Si potrà così porre rimedio agli errori fatti dagli stessi soggetti che dal 2013 al 2016 non hanno trovato il tempo di portare i documenti necessari in Regione per completare i lavori.
Il risultato fu la revoca del finanziamento da restituire e il debito con la società appaltatrice. Uno scherzetto di 1,5 milioni di euro.
Nel frattempo qualcuno dovrebbe pure spiegare chi, come e quando ha già deciso che la struttura, oggetto di nuovi finanziamenti, quindi con vincolo d’uso, diventerà un albergo.
Forse è lo stesso veggente che ha rilasciato concessioni edilizie nell’area portuale prima che partisse il bando di gara e il relativo progetto da parte dell’unica società partecipante.
Inutile aver incontrato il Sindaco con la promessa reciproca di abbassare i toni. Mentre Giovanni fa’ una cosa (come l’incontro di ieri), gli “altri” gliene obbligano un’altra».