Il piano di riequilibrio finanziario
Il Comune di Paola, già in difficoltà economiche, sta cercando di affrontare una situazione sempre più delicata, legata ai debiti contratti dalle precedenti amministrazioni. Il problema è emerso in modo preoccupante con l’approvazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, sancito dalla delibera del consiglio comunale n. 34 del 27 novembre 2023. Questo documento evidenzia la gravità della crisi finanziaria del Comune, attualmente guidato dal sindaco Giovanni Politano, e il rischio concreto di una dichiarazione di dissesto. Tra i crediti non saldati, spiccano somme non corrisposte a dipendenti comunali per ferie non godute e straordinari, spesso legati a lavori pubblici effettuati durante la gestione del sindaco Basilio Ferrari (2012-2017).
Progetti faraonici e pagamenti mancati
Durante il mandato di Ferrari, numerosi progetti ambiziosi furono messi in cantiere, come la pavimentazione di Piazza O’Hara alla Marina e la pista ciclopedonale sul lungomare. Opere che avrebbero dovuto trasformare la città, ma che, nei fatti, rivelarono presto la fragilità economica della gestione. Molti di essi, infatti, non hanno mai ricevuto una copertura finanziaria adeguata. Il lungomare, presentato come un grande vanto della città, è rimasto incompleto, e altri interventi come la conversione in denaro dell’ex scuola di Casalinelle, non sono mai stati portati a termine. Questo ha lasciato un pesante strascico di debiti e controversie.
Il caso dell’ingegnere Fabio Pavone
Tra i creditori figura l’ingegner Fabio Pavone, ex capo “a tempo determinato” dell’UTC ai tempi di Ferrari, oggi plenipotenziario stabilizzato (da Perrotta) con Politano, che ancora attende la corresponsione di 22.531,35 euro per oneri di progettazione legati ai lavori svolti. Pavone, ora impiegato a tempo indeterminato nell’amministrazione comunale, aveva collaborato a numerosi progetti durante la gestione Ferrari, ma nonostante il suo ruolo cruciale, il pagamento dei suoi compensi è rimasto in sospeso. La sua posizione è chiaramente indicata nell’allegato del piano di riequilibrio finanziario, un debito che si trascina dal 2016, nonostante il legame politico con Ferrari, con cui Pavone si candidò nel 2012.
Tentativi di transazione al ribasso
Di fronte alla crescente pressione per saldare i debiti, l’attuale amministrazione starebbe tentando di transare con i creditori, cercando di ridurre le cifre spettanti. Si tratterebbe di un tentativo di risparmiare su spese già riconosciute come dovute, una mossa che ha sollevato perplessità e malcontento tra i dipendenti coinvolti. Alcuni vantano crediti relativi a straordinari non pagati e ferie non godute, e il timore di una transazione al ribasso sta esasperando ulteriormente i rapporti tra Comune e lavoratori, molti dei quali ormai in pensione.
Il rischio di dissesto finanziario
La situazione finanziaria del Comune di Paola è ormai precaria. Le casse comunali sono sull’orlo del dissesto e il piano di riequilibrio rappresenta un tentativo disperato di evitare il fallimento. Tuttavia, la mancanza di liquidità e i debiti accumulati dalla precedente amministrazione rischiano di rendere insostenibile la gestione delle finanze pubbliche, con un impatto diretto non solo sui fornitori e i professionisti, ma anche sui cittadini e sulla qualità dei servizi pubblici erogati.
Un futuro incerto per il Comune di Paola
L’amministrazione Politano si trova a gestire una patata bollette della quale non può disconoscere quasi nulla (essendo l’attuale maggioranza uno schieramento trasversale con trascorsi in entrambe le amministrazioni che l’hanno preceduta), con debiti fuori bilancio che si accumulano e un tessuto economico e sociale sempre più fragile. La questione dei pagamenti arretrati, e in particolare il caso dell’ingegner Pavone, rappresentano solo la punta di un iceberg che rischia di far sprofondare definitivamente il Comune nel dissesto finanziario.