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Paola – Ripristinato il decoro a Largo F.sco Mantuano, il “Grande O’Hara”

francesco mantuano

L’amplificazione di stati d’animo appartenenti alla cittadinanza, alle volte sortisce i suoi effetti. Dall’altro ieri (17.10.2016), l’asta a supporto del cartello indicante “Largo Francesco Mantuano”, alla Marina di Paola, è stata liberata dall’ingombrante presenza di un cestino di raccolta per le deiezioni canine. Merito della protesta che i cittadini hanno opposto a quella “profanazione”, stigmatizzata con un cartello apposto “pubblicamente” sullo stesso palo metallico. Il “Grande O’Hara”, ovvero il Francesco Mantuano cui è intitolato lo spazio in questione, è stato cittadino “modello”, un esempio che ha aperto la strada a forme d’altruismo dalle nostre parti sono ancora un’utopia. È stato un Uomo con la “U” maiuscola che – probabilmente – avrebbe anche generosamente “sopportato” la vicinanza della cacca di un cane. Ma il suo ricordo è un’altra cosa, è il pensiero presente di una mancanza importante, di un cittadino rispettabile, di un fratello, di un amico che, in quanto tale, non meritava il “trattamento” riservatogli fino all’altro ieri. Il riquadro nel quale è inserito il suo nome fa ormai parte della toponomastica cittadina, è un segno di riconoscimento e di riconoscenza che per qualcuno – giustamente – è diventato “monumento”, assumendo la legittima valenza di “esempio” cui ogni paolano può richiamarsi per sentirsi “migliore”. Forse, anche e soprattutto questa è la Città di San Francesco. Una Paola che sa contestare “civilmente” le decisioni incomprensibili riuscendo ad ottenere immediati ravvedimenti, anche da chi – fino ad oggi – è stato piuttosto restio ad ammettere i propri errori.

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