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Peppe Diggéi modifica la scaletta (di Francesco Frangella)

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La musica, per “Peppe DJ”, è cambiata. Dalla sua playlist è sparito il pezzo intitolato “Modello Reggio”, un brano pop denso di atmosfere cupe, scritto e musicato – ora si apprende – da un gruppo noto come “I Contigui”. Un vero peccato, perché questa canzone è sempre stata il cavallo di battaglia di ogni sua esibizione, la più applaudita da un pubblico “pogante” (se voleste sapere cosa s’intende con la danza del Pogo siete pregati di cliccare qui) che ora non potrà più dimenarsi e sbattersi a vicenda al ritmo asfissiante della sua melodia.

Al suo posto, quasi miracolosamente, è apparso un requiem del quale, molto azzeccata, è risultata “l’intro”. Su una traccia funebre, che aumenta d’intensità man mano che il brano prosegue, è stato inciso l’estratto di una dichiarazione che Scopelliti ha rilasciato nell’immediatezza della visita di Pierluigi Bersani in Calabria.

“… pronto a calpestare ed offendere la dignità della città di Reggio e dell’intera Calabria”. Frase ripetuta ossessivamente per i primi minuti del brano la cui musica è stata scritta da Mozart, in un crescendo catartico che alla fine conduce l’ascoltatore al vuoto assoluto, riferito alla fiducia nella politica e nella democrazia.

Il Comune di Reggio Calabria, amministrato per otto anni dall’attuale Presidente della Giunta Regionale, attualmente sorretto da una maggioranza contigua all’operato di Scopelliti, è stato sciolto.

Ieri pomeriggio, durante la riunione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri, è stata decretata la disgregazione del comune dirimpettaio di Messina. La motivazione supera di gran lunga quella che sembrava essere la più dolorosa, ovvero l’infiltrazione mafiosa, perché attesta una situazione ben più grave: “contiguità con la ’ndrangheta”.

Con il termine “contiguità” s’intende il carattere di ciò che è contiguo, a contatto, nello spazio e nel tempo. In altri termini: “appaiato”, “specularmente congiunto”, “un corpo solo”. Contiguità del braccio sono le mani, contiguità dell’orizzonte, a Paola (CS), sono il cielo ed il mare, contiguità dell’amministrazione comunale di Reggio Calabria è la ‘ndrangheta.

Questa sorta di domino basato su tessere contigue potrebbe continuare aggiungendo pezzi risalenti alla contiguità amministrativa del Sindaco Demetrio Arena con la filosofia di governo di Giuseppe Scopelliti, impersonata da consiglieri e funzionari contigui tra le amministrazioni e la criminalità organizzata (esemplare il caso di Giuseppe Plutino). Senza fine, pezzo dopo pezzo, fino a creare un serpentone di contiguità che si perde nella notte dell’Italia unita, della democrazia partecipata e della creazione dai clan calabresi.

Chiunque abbia sposato il concetto del “Modello Reggio”, sia per motivi estetici che per esportazione di metodologie amministrative,  è ormai contiguo. A questo punto, per chi suona il Requiem? A chi piacerà, stavolta, questa melodia?

E poi c’è da considerare la questione “speculare”, che consiste nel colpire un bersaglio di rimbalzo. Ma questo Peppe DJ lo spiegherà quando, per l’amico Formigoni, dovrà mettere nella sua scaletta il pezzo: “Siamo la coppia più bella del mondo”. Ma, come ho precisato, queste al momento sono speculazioni.

 

 

N.B. Per comprendere le motivazioni per le quali si fa riferimento al Presidente della Giunta Regionale, l’on. Giuseppe Scopelliti, con l’appellativo “Peppe DJ”, è opportuno leggere quanto scritto in quest’altro articolo.

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