«Quando prendo una buca con la macchina mi mando a quel paese da solo…», con queste parole – scritte sulla bacheca del suo profilo Facebook il primo di Aprile – il sindaco di Paola, Basilio Ferrari, ha stigmatizzato la situazione relativa allo stato in cui versano le strade cittadine.
Parole che, quest’oggi, almeno un’altra persona (probabilmente una cittadina contribuente) può condividere pienamente. Perché circa due ore fa, al momento di imboccare la strada d’uscita che sul lato nord collega il Lungomare “San Francesco di Paola” con la trafficata Via Sant’Agata, la signora s’è infossata con la sua autovettura nella cunetta posta parallelamente al sottopasso ferroviario.
Che sia stato un tombino a cedere sotto il “peso” della piccola utilitaria poco importa, ed eventualmente lo verificheranno i vigili urbani prontamente accorsi, ciò che però rende indigeribile l’avvenimento è il fatto che Paola stia palesando uno stato della manutenzione viaria pessimo pericoloso per chiunque. Strade colabrodo ovunque, la cui deturpazione è aggravata dalla “sottile linea rosa” che certifica la cicatrice lasciata da coloro che hanno posato gli innovanti cavi in fibra ottica, che farà sì correre più veloci gli utenti sul web ma che, di contro, si manifesta come un ostacolo pericoloso per automobilisti, semplici pedoni e centauri su due ruote.
Dislivelli ovunque, parcheggi selvaggi e zone completamente dimenticate, una situazione che più di un cittadino ha dovuto affrontare a proprie spese o per le multe cui è costretto ad esporsi – perché laddove c’erano i parcheggi ora c’è solo una catena a delimitare una proprietà privata (per verificare basti recarsi a Via Nazionale o in Via Piazzetta) – o per gli interventi di manutenzione alle proprie automobili – perché le sospensioni e i parabrezza sono molto inclini a risentire dello stato delle strade che, paragonate a mulattiere, perdono il confronto.
Chissà dov’è quel paese dal quale oggi, la citta del Santo, può soltanto prendere esempio. Perché con queste strade, se si volesse insultare qualcuno, lo si potrebbe tranquillamente invitare a farsi un giro automobilistico a Paola.