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Paola che Vorrei mette in guardia i creduloni sulle case popolari

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Con un intervento puntuale e circostanziato, l’attuale referente del movimento politico “Paola che Vorrei”, è intervenuto sui social network per dipanare la matassa relativa agli alloggi popolari. Forte della sua esperienza nel settore immobiliare, Francesco Sarpa ha svelato la demagogia celata dietro certi atteggiamenti istituzionali operati nei confronti dei più deboli.

«Magari quando siete andati a chiedere l’inserimento nella graduatoria per l’assegnazione delle case popolari – ha detto il giovane attivista – vi hanno detto che le stanno costruendo, oppure che avrebbero sfrattato alcuni residenti attuali in alloggi per assegnarla a voi, oppure che ci sono alloggi da destinare al più presto. E intanto è scattata la lotta tra poveri. Niente di più falso! Ecco cosa dovevano invece dirvi. Case popolari in costruzione non ce ne sono e ne ce ne saranno penso per i prossimi 5 anni e i motivi sono ovvi. Innanzitutto mancano i soldi. Non c’è un piano alternativo a quello della costruzione da zero di alloggi, perchè se anche ci sono numerosi fabbricati a Paola che potrebbero essere ristrutturati e adibiti ad alloggi popolari, non c’è una minima progettazione in tal senso. […]La graduatoria è fine a se stessa, perché verrà utilizzata solo qualora un residente attuale di una casa popolare lascia l’alloggio perché non ne ha più bisogno, e ciò non avviene praticamente mai.[…] I fabbricati hanno tutti dei problemi di manutenzione […]Assenza totale delle istituzioni che purtroppo lamentano la non competenza in merito agli alloggi, visto che sono di proprietà Aterp. Decine di segnalazioni, anche dei vigili del fuoco per gravi situazioni, a cui ne sindaco, ne Prefetto hanno trovato una soluzione. Per redigere la famosa graduatoria, sono stati spesi 12 mila euro di soldi di tutti i cittadini Paolani, per pagare la commissione per il lavoro svolto. Ci sarebbe tanto altro da dire, ma per correttezza dovevano partire da questo, ma ovviamente per il momento….Vota Antonio».

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