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Tirreno – Consorzio Valle Lao: lavoratori (molti paolani) sul piede di guerra

consorzio di bonifica valle lao

A meno di un mese di distanza dall’ultimo grido d’allarme, la Flai Cgil interviene nuovamente per stigmatizzare il presunto comportamento dei dirigenti del Consorzio di Bonifica Valle Lao di Scalea, i quali starebbero reiterando l’intenzione di voler corrispondere le otto mensilità arretrate agli impiegati del Consorzio, prelevando i fondi necessari dai Tfr degli operai.

In rappresentanza dei lavoratori iscritti al sindacato, il membro del direttivo provinciale Franco Serpa ha intimato al Commissario di «non utilizzare i fondi destinati al Tfr dei lavoratori forestali. Se, ciò dovesse avvenire, questo sodalizio sarà costretto a denunciare il fatto agli Organi preposti».

Una vera e propria dichiarazione di guerra, che fa seguito alle pesantissime accuse lanciate ad inizio agosto, quando sempre la Flai Cgil, ventilava l’eventualità secondo cui alcuni operai fossero stati “spinti” a rinunciare a giornate lavorative per recarsi presso la sede centrale del Consorzio, al fine di bloccare la paventata iniziativa di prelievo Tfr da parte dell’ex commissario Macrì.

Ora che a quest’ultimo è subentrato Leonardo P. Celiberto, con una lettera sottoscritta da novanta firmatari, gli impiegati forestali hanno chiesto un incontro “urgente”, «per risolvere definitivamente gli annosi problemi – si legge nel testo – che, da tempo, sono stati sottoposti ai precedenti Commissari, Dott. Macrì e Ing. Aiello e all’ex Presidente Gravina, con la loro solenne promessa dell’immediata soluzione, promessa purtroppo mai avvenuta. Le problematiche in oggetto sono: festività nazionali; scatti di anzianità; indennità chilometrica; differenza retributiva; straordinari servizio a.i.b. indebitamente percepiti da alcuni Capi Operai». La Flai Cgil ha inoltre avvertito che «se la vertenza non avrà le giuste risposte, comportando, come sempre, un aggravio di spese per l’Ente, ci si vedrà costretti alla denuncia personale nei confronti dei citati funzionari e dirigenti dell’Ente, presso la Corte dei Conti».

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