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Paola – “Limardiani” sarcastici sulla sveglia tardiva del PD riguardo l’acqua

enzo limardi

Nota congiunta diramata da Rete dei Beni Comuni e Cambia Paola (movimenti che in coalizione presentavano Vincenzo Limardi come candidato a sindaco)

Ci sono voluti anni, battaglie (le nostre), passi falsi (come l’approvazione da parte del Pd del bilancio previsionale 2017-2019 di Basilio Ferrari) ma, finalmente, il Pd si è accorto che qualcosa non funziona nel servizio idrico a Paola.

Probabilmente anche a causa della sua inerzia: negli ultimi cinque anni non una parola quando chiedevamo il recesso da Sorical, non un segnale di condivisione quando l’Amministrazione rispondeva con il silenzio alle nostre interrogazioni su potabilità e caro bollette, nessun interesse in tutti gli anni in cui ha occupato un posto nell’Aula Consiliare.

Nessun accenno di appoggio quando insieme a Federconsumatori abbiamo chiesto il ricalcolo delle fatture dal 2012 in poi attraverso una diffida che, tanto per cambiare, è stata ignorata dall’Amministrazione Ferrari, responsabile dell’affidamento della gestione alla Lao Pools per ottenerne in cambio bollette pazze, acqua non potabile, mare sporco e informative antimafia.

Probabilmente non erano campate in area le nostre proteste, le nostre iniziative se l’Autorità Garante è dovuta intervenire e se la Guardia di Finanza è dovuta entrata in Comune ad acquisire documentazione.

Ma neanche dopo il Pd è riuscito a smuoversi dalla sua inerzia.

Non hanno appoggiato la petizione popolare da noi promossa e sottoscritta da centinaia di paolani con cui invitavamo il comune a sottoscrivere un protocollo con cui s’impegnava a restituire ai cittadini quanto indebitamente percepito dal 2012 al 2016.

Sia chiaro e con sincerità: siamo piacevolmente colpiti dal nuovo entusiasmo mostrato dal PD su questi temi.

Si può e si deve aprire una stagione nuova tra le forze politiche a Paola, una stagione di fattiva collaborazione per migliorare il grave stato di salute in cui versa il nostro paese. E questo è un bel segnale.

Il documento presentato in Consiglio Comunale dal Pd certo non è tra i più completi letti sull’argomento.

Non affronta il problema complesso dell’educazione alla legalità, della equa ripartizione dei tributi in base alle fasce di reddito, degli elevati costi di approvvigionamento d’acqua affidata ai privati (tra le principali cause del dissesto finanziario).

Nessuna tariffa, pensiamo noi, può portare vantaggi ai cittadini se non si accompagna alla captazione autonoma delle sorgenti e ad una seria manutenzione della rete.

Sono temi che vanno affrontati senza cedere nella demagogia e nel populismo, a cui a tratti ci è sembrato strizzasse l’occhio il documento del Pd.

Se si parla di internalizzazione del servizio (soluzione sempre da noi sostenuta) dobbiamo anche spiegare bene ai cittadini come ottenerla e come gestirla; qual è la copertura finanziaria delle iniziative proposte.

Il cittadino deve essere ben informato, deve essere coinvolto e invogliato a partecipare a questa discussione. Sono temi complessi che vanno trattati con serietà e coraggio.

Noi siamo pronti a dare il nostro contributo. Proponiamo al PD e al resto della maggioranza di promuovere una seria discussione con tutte le forze politiche e sociali su questa materia, in maniera paritaria e costruttiva.

Un tavolo tecnico in cui programmare in modo condiviso con tutta la città una vera e radicale riforma del servizio idrico, che vada davvero a vantaggio dei cittadini.

Noi mettiamo a disposizione gli anni di impegno e di esperienza accumulata. Confidiamo che la maggioranza ne voglia fare tesoro.

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