A distanza di 7 minuti dalla prima, forte, scossa di terremoto, il tirreno cosentino ha tremato ancora. Magnitudo: 2.5 gradi scala Richter.
Essendosi verificati ad una distanza relativamente breve dalla costa su cui corrono i binari della Ferrovia, è altamente probabile che entrambi gli eventi sismici comporteranno l’adozione del protocollo di sicurezza che RFI è tenuta a rispettare in questi casi.
Ciò determinerà l’avvio di una serie di procedure che potrebbero “rallentare” le normali tempistiche di percorrenza delle tratte interessate, con conseguenti ritardi nella circolazione dei treni.
Generalmente, in seguito ai terremoti (di qualunque entità), a circolazione viene sospesa, per consentire ai tecnici di operare fondamentali controlli sull’infrastruttura.
L’ultima volta, a causa di un sisma verificatosi il 9 settembre, il ritardo accumulato dai convogli ha superato i 100 minuti.