A cosa sono serviti questi 100 metri di lenzuolo? Come scritto in precedenza (nell’articolo uscito su questa piattaforma il 17 luglio), il risultato finale è stato consegnato alle persone che vivono nel centro storico sanlucidano, nel tentativo di creare il primo Museo Domestico calabrese. La giornata, iniziata alle dieci di mattina, sembrava presagire nulla di buono, considerata la partecipazione di poche persone; ma il pomeriggio si è rivelato essere una sorpresa: tantissime persone a coltivare i propri sogni, sentimenti, la propria espressione su un pezzo di tela, lasciando del bianco solo un ricordo.
C’è stato spazio anche per il buon cibo e un bicchiere di vino, grazie alla collaborazione della Tavernetta Letteraria, vicina di casa de L’ Urlo del Sole e associazione che ha sposato in pieno l’iniziativa di decoro urbano del Circolo Arci. Il break delle 19.30 ha rifocillato gli animi per il rush finale, concludendo i lavori alle 22.00, dopo dodici ore di “lavoro condiviso”. A quel punto, il momento del taglio dei disegni e la consegna immediata di alcuni. Diversi vicini del circolo, hanno súbito colto l’occasione e L’Urlo del Sole ha donato loro i disegni da esibire dai balconi lungo i vicoli. La consegna (non immune al rifiuto di alcuni) è continuata nelle giornate successive, anche se l’esposizione dei lavori compiuti durante la giornata è messa a rischio dalla pioggia. Le tele esposte completano le istallazioni che parlano di “mescolanza”, il tema di questa prima edizione di Due Passi.
Altra istallazione vede, invece, la partecipazione (al progetto de L’ Urlo del Sole) della Tavernetta Letteraria che, nel vicolo antistante i suoi locali, ha adoperato come decoro la ricreazione di un ambiente da pescatori, dimostrando che basta poco per rendere un vicolo diverso e curioso per chi lo passeggia e vive. Il senso dell’opera, oltre che omaggio alla tradizione ittica di San Lucido, paese di porto, è un omaggio ai pescatori e al mare: pescatori che “raccolgono” esseri umani nel mare nostrum e mare fonte di sc
L’iniziativa ha visto anche un buono sforzo cooperativo tra l’associazione Onda d’Urto, che merita menzione per il lavoro svolto nell’organizzazione che ha mantenuto unite le attività del carnevale estivo, e il Comune di San Lucido che ha creduto nel progetto del Museo domestico e del decoro urbano come mezzo di partecipazione alla vita della collettività.
Ora, si vedranno i frutti solo se verrà rinsaldato con continuità l’operato de L’ Urlo del Sole con la partecipazione degli abitanti del posto, legame indispensabile per la riuscita nel tempo dell’iniziativa.