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Il Comune spende, spande e Cambia Paola si pone domande

Cambia Paola

Di seguito, riportata integralmente, è pubblicata la nota del Movimento politico cittadino “Cambia Paola“.

QUANTO CORRE LA SPESA CORRENTE

In tempi di crisi, una famiglia che voglia far quadrare il proprio bilancio, taglia le uscite voluttuarie e cerca di fare la spesa più attentamente, tentando di acquistare il necessario ai prezzi più convenienti. Lo stesso principio di buon senso dovrebbe applicarsi anche alle società e agli enti che, al diminuire della liquidità, intendano comunque continuare a mantenersi in un equilibrato stato di decoro sociale ed amministrativo. Purtroppo questa regola non sembra applicarsi al Comune di Paola. Dopo un quindicennio improntato all’indebitamento forsennato e alla “creatività” finanziaria, la Giunta Ferrari ha imboccato il cunicolo del dissesto finanziario e da due anni tenta, senza riuscirci, di mettere una pezza alle (già) disastrate casse comunali.
Ovviamente enormi responsabilità vanno ascritte alla gestione di Roberto Perrotta, che ha “governato” Paola come se non esistesse il domani, facendo lievitare a dismisura i costi comunali, contraendo (e non pagando) enormi debiti e lasciando in eredità a tutti noi un “buco” di milioni di euro. Ma non si può tacere che l’attuale amministrazione sta affrontando la situazione nel modo peggiore: anziché innovare i metodi e tirarsi lentamente fuori dalle sabbie mobili con una gestione oculata e virtuosa, sta cercando di fare cassa solo con lo smisurato aumento delle tasse, proseguendo ciecamente, per il resto, lungo la via tracciata dal dannoso predecessore; una via che conduce direttamente al baratro.
Anziché reinternalizzare gli affidamenti in appalto dei servizi essenziali, ha stipulato nuove convenzioni ancor più costose delle precedenti; anziché ridurre la spesa corrente tagliando le uscite voluttuarie e gestendo i servizi al prezzo più conveniente, ha aumentato le esternalizzazioni.
Tutto ciò appare doloroso e beffardo: doloroso perché l’aumento delle tariffe e delle imposte è un peso talora insostenibile per i cittadini e gli esercenti già duramente colpiti dalla crisi; beffardo perché, a fronte di ciò, la qualità dei servizi (e della vita cittadina in genere) è precipitato. L’immondizia viene raccolta a singhiozzo, l’acqua è spesso non potabile, i disabili e gli indigenti sono stati abbandonati a se stessi, alle associazioni vengono richiesti – sotto minaccia di sfratto –  affitti esosi per sedi e strutture sportive, molti stipendi non vengono pagati ed altri sono corrisposti solo con enorme ritardo, i servizi di trasporto pubblico sono ridotti al lumicino, le mense scolastiche e gli scuolabus (quando vengono predisposti) sono diventati beni di lusso, le strade (a parte Corso Roma) sono ridotte ad un colabrodo (o sono ostruite dalle frane). Nonostante questo il Comune di Paola, attirandosi anche le critiche dei propri revisori dei conti, continua a mantenere in bilancio spese francamente incomprensibili. Quello che segue è un elenco che, secondo noi, si commenta da solo:

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