La situazione generatasi con lo spostamento dell’ambulatorio di Odontoiatria Sociale, passato da Cetraro a Praia a Mare per questioni di “incompatibilità ambientale” con il servizio di Radiodiagnostica (presumibilmente per un valore riscontrato nella misurazione della radioattività), ha coinvolto due esponenti di primissimo livello dell’Asp cosentina.
Da un lato la dott.ssa Giuliana Bernaudo, Direttrice Distrettuale dell’ambito Tirrenico, dall’altro il dott. Vincenzo Cesareo, Direttore Medico “UOC di Direzione Sanitaria” dello spoke, separati da interpretazioni normative che hanno generato richieste formali.
Con l’affondo di ieri, il dott. Cesareo ha messo in discussione il ruolo stesso della Bernaudo, sollevando dubbi sulla legittimità curriculare della sua carica, aggravando la questione con una richiesta di licenziamento, una denuncia per “abuso d’ufficio” e “interruzione di pubblico servizio”, nonché prefigurando la necessità di sospendere il provvedimento da lei adottato perché «le attività di Odontoiatria Sociale devono essere espletate in strutture protette, abbisognevoli della presenza di sale operatorie, anestesisti e cardiologi».
A questo punto, visto che ad essere messo in discussione è stato l’intero apparato dell’Azienda che dovrebbe sovrintendere alla salute dei cittadini, si è resa necessaria una verifica. E si è scoperto che: 1) l’incarico di Direttore di Distretto è attribuito dal Direttore Generale ad un dirigente del S.S.N., che abbia maturato una specifica esperienza nei servizi territoriali e una adeguata formazione nella loro organizzazione (categoria nella quale rientrerebbe la Bernaudo), oppure ad un medico convenzionato da almeno dieci anni; e 2) a Catanzaro Lido, presso il Polo Sanitario Territoriale (un Poliambulatorio), il servizio di Odontoiatria Sociale viene erogato. Indipendentemente dalla presenza di sale operatorie.
Spostare l’ambulatorio per “incompatibilità ambientale” o mantenerlo aperto perché abbisogna di strutture “specifiche”?