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Emergenze/Urgenze, Spoke Paola-Cetraro, Perrotta VS Cesareo

Il Direttore Sanitario dello Spoke Paola-Cetraro, Dott. Vincenzo Cesareo,  in un articolo pubblicato sul blog “Lo Strillone” – organo d’informazione diretto dal giornalista Antonello Troya – ha dato l’impressione di voler proseguire secondo le direttrici palesate nel suo ultimo provvedimento.

Malgrado la “sospensione” imposta dal Commissario regionale alla Sanità, Gen. Dott. Saverio Cotticelli, il camice bianco è parso determinato a voler proseguire nella decisione di spostare le Emergenze/Urgenze, dall’ospedale di Paola a quello di Cetraro.

Ciò che a mezzo stampa è parsa chiara, è la posizione da cui verrà “attaccato” l’ospedale San Francesco, definito «struttura pericolosa» che «va chiusa».

«Le sale operatorie di Paola non sono a norma – si legge ancora nell’articolo – Sono 306 le contestazioni da parte dei NAS sulle strutture paolane. C’è da verificare».

Queste considerazioni non hanno lasciato indifferente il sindaco Roberto Perrotta, che ne ha stigmatizzato il contenuto, definendole «gravissime».

«Se questi dovessero davvero confermarsi come i punti di forza dell’ennesimo teorema contro il “San Francesco” – ha commentato il primo cittadino – allora è probabile che stavolta non colpiranno nel segno. Tuttavia chiedo, anche al fine di non procurare ulteriori danni d’immagine alla Struttura di Paola, che gli Uffici preposti dell’ASP di Cosenza confermino o smentiscano quanto segue alle affermazioni del Dott. Cesareo. Chiedo altresì che, se dovessero essere confermate, come mai l’attività della Struttura di Paola non sia stata immediatamente sospesa, mettendo a rischio la sicurezza dei pazienti e di tutti gli operatori. Se dovessero essere smentite, chiedo che, chi ne ha la competenza, prenda provvedimenti sul “procurato allarme” diffuso dal Direttore Sanitario dell’Ospedale Spoke  Paola-Cetraro».

Inoltre, il sindaco di Paola s’è detto «profondamente sconcertato, perché si continuano a prendere provvedimenti che lasciano adito a parecchi dubbi. Sia per le tempistiche che per le modalità. Non si capisce – ha proseguito Roberto Perrotta – perché si deve alimentare uno stato di cose che finisce col minare la tranquillità dell’intero comprensorio, quando sarebbe auspicabile, invece, una presa di coscienza da parte di tutti gli attori protagonisti, per dirimere ogni eventuale controversia. Perché lo scopo comune di ognuno, dovrebbe essere quello di assicurare una sanità migliore ai cittadini e non di alimentare sospetti, dubbi e maldicenze. Ovviamente ci aspettiamo – è la stoccata finale del sindaco di Paola – da parte del solerte direttore, una simile denuncia dettagliata riguardo quella che è la condizione del nosocomio cetrarese, visto che negli anni non gli abbiamo mai sentito dire una parola nei confronti dell’ospedale Iannelli».

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