Come forse da troppo tempo accade, in quest’evo amministrativo targato Ferrari molte cose parrebbero essere avvolte in una fitta nebbia. Avendo abituato la cittadinanza a comunicazioni ridondanti sui social network, relative a performanti risparmi di fiato dell’amministrazione comunale, in molti si aspettano che qualunque argomento possa assumere valenza di “notizia ufficiale”. Tant’è che il sindaco ha persino aperto un blog intitolandolo: “Ferrari Amministra Paola”; operazione a tratti utile per far comprendere ai paolani il verbo del loro primo cittadino. Ma per quanta solerzia venga impiegata per le note “glamour”, non ve n’è altrettanta per rispondere alle questioni poste dall’attualità, alle domande dei cittadini che – ad esempio – nell’ultimo periodo stanno chiedendosi come mai gli uffici del comune di Paola, interni al S.Agostino, siano irraggiungibili telefonicamente. Isolati da circa 16 giorni, all’interno del complesso monastico che ospita l’asse portante degli uffici comunali paolani, lavorerebbero dipendenti pubblici ed amministratori, probabilmente non in condizione di comunicare col telefono.
Su questo, nebbia.
Per diradare cotale foschia, visto che nessuno pubblicamente si esprime, è parso logico rivolgere la domanda al membro dell’esecutivo che, nel merito, dovrebbe occuparsene. Il motivo della situazione, secondo quanto riferito circa due settimane fa dall’assessore, dovrebbe consistere nelle “fisiologiche” difficoltà tecnico-burocratiche insite in un cambio di operatore. Quindi, pare, nel passaggio fattuale da Fastweb a Telecom Italia.
Dalla pubblicazione del documento n.196 del 18 dicembre scorso (votato all’unanimità dall’esecutivo Ferrari), si sarebbe generato un circolo vizioso che – secondo la versione di Cupello, contattato nuovamente – necessiterebbe di tempistiche risolutive più lunghe del previsto. Telefoni muti, a quanto pare, a causa di una mancata armonizzazione col Bilancio. In parole povere: qualcuno starebbe puntando i piedi pretendendo un immediato pagamento.