Ora la palla passa in mano al giudice per le indagini preliminari che dovrà pronunciarsi in merito alle carte acquisite e prodotte dalla Procura della Repubblica di Paola in cui, il dott. Bruno Giordano, ha ravvisato gli estremi per chiedere il rinvio a giudizio del sindaco Ferrari, dell’ex reggente dell’Utc Marra e del rappresentante della società scaleota che gestisce il servizio idrico integrato a Paola, Marcelo Forte della Lao Pools.
I fatti risalgono all’anno scorso quando, all’inizio dell’estate (clicca per leggere) furono aperti dei fascicoli riguardanti i tre, con l’ipotesi di reato cristallizzata nella formula consona agli accadimenti di questo tipo.
In particolare, per il primo cittadino e per la dipendente comunale, la questione si prefigura nell’ambito dell’omissione di atti d’ufficio in quanto «nelle attività di controllo e vigilanza sul depuratore delle acque reflue urbane, erano stati reiteratamente avvisati dalla polizia giudiziaria e dall’ufficio locale marittimo».
Più complicata appare invece la posizione del rappresentante della Lao Pools, al quale viene contestata la frode nell’esecuzione del contratto d’appalto per la gestione del servizio relativo al depuratore. Secondo la Procura «ometteva la gestione ordinaria e specificamente faceva “sfuggire” i reflui fognari di colore scuro mescolati con fanghi della depurazione senza trattamento alcuno nello scarico finale del torrente Licciardo che successivamente confluiva in mare». Proprio l’aspetto legato al torrente e all’ambiente circostante, per gli inquirenti costituisce un’aggravante che è stata configurata secondo la nuova versione del reato di “danno ambientale” (articolo 452bis del codice penale) introdotto dal 22 maggio 2015 con la legge 68. Secondo la Procura, che ne ha chiesto il rinvio a giudizio, Forte inoltre «ometteva di smaltire i fanghi derivanti dal ciclo depurativo e non sottoponeva ad appropriato trattamento le acque reflue».
I tre, che allo stato attuale non sono ancora imputati, saranno assistiti dinnanzi al Gip che dovrà deciderne le sorti giudiziarie, dagli avvocati Emilio Perfetti e Paolo Quercia per ciò che riguarda il sindaco Ferrari, Sabrina Mannarino per la posizione della Marra e Francesco Esposito con Massimo Zicarelli per la difesa di Marcelo Forte.