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Paola – La città si sta svuotando ad un ritmo allarmante

traffico in tilt

Ci sono statistiche che dovrebbero sortire reazioni immediate, avulse da letture storiche di tipo revisionistico o da recriminazioni sbadate figlie del populismo. Esistono dati noti a chi amministra che, se non affrontati o – peggio – relegati al vergognoso silenzio, rischiano di palesarsi come un’omissione arbitraria, forse dettata dal timore di affrontare i reali spauracchi che affliggono l’attualità.

Paola è una città in recessione, inutile girarci intorno, è un paese che sta svuotandosi finanche della sua risorsa principale che sono gli abitanti. Con una flessione costante, dai primi tempi in cui è iniziato il conto della popolazione, la Città di San Francesco sta avviandosi verso un declino che affonda nelle scelte decisionali di chi dovrebbe timonarla fuori dalla crisi. Analizzando i numeri contenuti in una statistica demografica, le tappe che hanno condotto il contatore allo scioccante numero di 16.065 (punto più basso dal 1981 ad oggi) sembrano seguire il passo di quelle che hanno contrassegnato il declino dei vari settori che ne caratterizzavano la specificità territoriale.

Senza un’adeguata schermatura dalle dismissioni statali, fuori dal riparo di una classe dirigente capace di fronteggiare le nuove sfide, Paola sta rapidamente dirigendosi verso quota 15mila. I numeri, censiti dal 1861 ad oggi, parlano di una “base di partenza” fatta da  8.627 anime, giunti al culmine nel 2001 con 17.195 presenze attestate. L’andamento parabolico della curva grafica che sortirebbe da questi numeri (incasellati ad intervalli di dieci anni di distanza uno dall’altro), appariva già grave nel 2011. Perché in un ventennio la città di Paola è passata dai 17.093 abitanti del 1991 ai 16.476, con una “perdita netta” di 617 persone che – nella maggior parte dei casi – sono emigrate altrove. Ciò significa la perdita di quasi 31 persone all’anno, più di due al mese. Tuttavia, se lo scivolamento è parso costante nell’arco dei decenni, nell’ultimo periodo la situazione s’è addirittura aggravata, con 198 persone che hanno abbandonato i confini cittadini negli ultimi tre anni, un baratro notevole tra i 16.263 abitanti del 2012 e gli attuali 16.065. Nonostante l’amministrazione s’affanni a favoleggiare di una “Paola sempre più bella”, il numero delle persone allontanatesi è più che raddoppiato, arrivando a toccare un picco medio di 66 abitanti persi ogni anno.

Forse la bellezza non basta, forse occorrerebbero politiche di tutela che coprano spettri maggiori rispetto alla sola difesa di un presidio come il tribunale. Perché se Paola dovesse perdere altri servizi (leggasi “Agenzia delle Entrate” etc.) è quasi sicuro che l’emorragia si tradurrà in una morte per dissanguamento. E forse anche la soglia dei 15mila, tra un paio d’anni, potrebbe apparire come un miraggio lontano.

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