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Paola – La spiaggia pare vandalizzata. Non può piovere per sempre

spiaggia paola cs

Fortuna che l’andamento del meteo sta ritardando l’inizio “balneare” dell’estate paolana. Perché se oggi, giovedì 23 giugno 2016, un vacanziero decidesse di piantare l’ombrellone sulla spiaggia cittadina, difficilmente potrebbe esimersi dall’ammirare lo spettacolo offertogli.

Se la Procura della Repubblica di Paola, allorquando si trattò di definire il fenomeno “visibile” del mare sporco, utilizzò l’espressione «strisce ripugnanti»; allora sia concesso utilizzarlo anche in quest’occasione per connotare la versione “terrestre” della medesima questione.

Strisce ripugnanti”, che altro si può pensare percorrendo la spiaggia cittadina?

“Strisce ripugnanti” nelle intercapedini delle minuscole dune della battigia, seguono tutto l’andamento delle ondate giunte a riva. “Strisce” di rifiuti solidi, che s’allungano e s’allargano per centinaia di metri lungo il litorale costiero cittadino. “Ripugnanti” per via dell’inciviltà che le ha prodotte, perché gran parte della spazzatura sparsa non è il frutto “inquinato” delle mareggiate, bensì è un’opera scientificamente messa in atto da visitatori senza scrupoli che, laddove si trovano, lasciano i propri scarti.

Una pratica odiosa che, sommata a tutto il resto, sta deturpando l’immagine di un luogo che – soprattutto d’estate – oltre che un valore aggiunto del suggestivo paesaggio, è anche una “fonte di reddito” per la collettività paolana.

La speranza è che quel famoso “lunedì”, pronosticato tempo fa da un amministratore comunale, non tardi ad arrivare (anche perché, citando un famoso film, «non può piovere per sempre»).

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