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Paola: Arriva l’autunno e in casa (inagibile) della Sig.ra Tripiccho, “ci piove”

tripicchio

Aprire le porte della propria casa, per chi è qualificabile soltanto come semplice “cittadino”, non è un’operazione semplice quando si ha da mostrare una scena di degrado. Eppure, nonostante la dignità incontestabile di cui è ammantata la signora Maria Concetta Tripicchio (una delle due mamme “sfrattate” di cui in questi mesi è stata data cronaca su queste colonne), l’invito ad entrare nella sua bicocca è stato anticipato da una discreta quantità di avvertimenti volti a predisporre l’occhio ad una situazione tutt’altro che ascrivibile alla “normalità domestica”. Non è affatto semplice presentare la propria dimora come un posto “inagibile”, dove l’intimità diventa un fattore secondario rispetto alla sicurezza personale. È un boccone difficile da mandare giù quello che deve ingoiare chi – suo malgrado – sa di poter auspicare ad una vita diversa, garantita da un diritto a tutt’oggi disatteso, rimpallato e “dribblato” persino da chi, per un mese intero, ha avuto occupazioni più urgenti da sbrigare. L’autunno è arrivato in tutta la sua uggiosa essenza e Paola, negli ultimi giorni, ha iniziato a misurarne la portata. Con acquazzoni improvvisi e copiosi, la stagione che prepara all’inverno s’è abbattuto anche sull’attuale domicilio di Maria Concetta Tripicchio. Una casa dichiarata inagibile persino dai Vigili del Fuoco, con pareti gonfiate dall’umidità dello stucco e macchie verdognole ad ogni angolo. Un’abitazione che si fa fatica a considerare reale nell’insieme urbanistico paolano, fatiscente ma non per volontà degli occupanti e pericolante al punto d’aver quasi ferito la donna (gravata peraltro da una disabilità oculistica) col distaccamento di una parte di intonaco scansata solo “per fortuna”. Una situazione che l’inverno alle porte rischia solo di aggravare irreparabilmente.

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