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Cosenza – Al processo “Nuova Famiglia”, sentenze “lievi” per i paolani

giovanni fiore

Pene mitigate rispetto alla richiesta del pubblico ministero nel processo “Nuova Famiglia” celebrato a Cosenza. Per i paolani rimasti imbrigliati nell’inchiesta che ha smantellato il sistema basato sul connubio “Rango-Zingari”, la corte ha stabilito una pena complessiva di un anno e sette mesi.

I tre giovani coinvolti nel procedimento sono i “gemellini” Antonio ed Alessio Chianello, con il primo che si è visto comminare una pena di un anno per spaccio di sostanze stupefacenti, mentre il secondo è stato assolto “per non aver commesso il fatto”, terzo – con una pena ridottasi drasticamente rispetto alle richieste dell’accusa – Giovanni Fiore, che potrà ricorrere in appello contro i sette mesi inflitti a suo carico.

Il collegio difensivo dei tre imputati è stato composto dagli avvocati Giuseppe Bruno, Armando Sabato e Gino Perrotta (anche se revocato).

Il collegio giudicante è stato presieduto dal giudice Enrico Di Dedda.

Le pene più pesanti sono state inflitte ai collaboratori di giustizia Franco Bruzzese e Daniele Lamanna (9 anni al primo, 10 al secondo).

Delle quarantasette persone inizialmente indagate trentatré sono state processate con rito abbreviato e due prosciolte da ogni accusa.

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