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Paola – Via Baracche immersa nel degrado e nei fuochi d’immondizia

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Via Baracche, a Paola, oltre ad essere incastonata nel cuore del centro storico, è anche la strada che conduce ad uno dei più frequentati uffici comunali (l’Utc) e ad una scuola elementare popolata da tanti ragazzini e, addirittura, al Santuario di San Francesco.

Purtroppo, la zona in questione è una delle più vessate dai disagi, col traffico quasi sempre congestionato dalla contemporanea presenza di due presidi istituzionali prestigiosi, e con la nettezza urbana che da troppo tempo fa cilecca.

Colpa dei cittadini incivili? In effetti la spazzatura depositata in una cunetta per lo smaltimento dell’acqua piovana, potrebbe indurre a questa interpretazione. Anche se poi viene spontanea un’altra immagine, ovvero quello di una Via Baracche pulita, come al tempo in cui il pattume si raccoglieva indifferenziato nei bidoni. A quel tempo l’inciviltà non aveva ancora preso il sopravvento, quindi anche il concetto di coloro che si esprimono mortificando i residenti di quello storico quartiere, dovrebbe decadere del suo fondamento antropologico.

Quella parte di Paola, piuttosto, pare dimenticata, con continui disagi di cui quest’ultimo è solo la ciliegina, coi bambini della scuola costretti a dribblare le macchine parcheggiate nell’area che dovrebbe contenerli in caso di evacuazione e con le lavagne interattive bloccate per guasti che la Telecom dovrebbe aver risolto sul finire della scorsa settimana (almeno a voler dar credito a ciò che è stato informalmente comunicato).

È la via urbana che porta immediatamente al Santuario di San Francesco, senza i sottopassi delle strade statali e senza l’impressione di staccare la Basilica da resto del contesto cittadino.

Che non la si riversi sugli abitanti la colpa di tanto sfacelo, e si evitino di indirizzare gli animi verso una rivalsa personale, nel caso di Via Baracche è l’intero tessuto cittadino a mettere a nudo un problema che – nonostante gli interventi risanatori e bonificatori – sta riproponendosi con la stessa intensità di una malattia virale. Perché basta fare un giro in periferia e dalle parti del Lungomare per riprendere a vedere cose che stonano (non poco) con l’idea di un Paese che ha appena celebrato il compleanno del suo concittadino più illustre e che s’avvia a tributargli l’annuale cerimonia celebrativa della sua Santità.

Lasciar passare l’idea che quella di Via Baracche sia una zona sporca per “sua natura”, sarebbe lo sfregio più profondo sulla pelle di una cittadinanza da anni costretta a gimcane impressionanti per potersi dare un’occasione di rilancio. Via Baracche è Paola, e Paola è dei Paolani.

Offenderla e non pensare ad un modo per ripristinarne la genetica valenza, significa offendere tutta la città.

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