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Paola: Basta un pò di pioggia e waterfront va giù (sott’acqua). WaterAffond

lungomare paola

Il lungomare di Paola, così come quello della Reggio Calabria amministrata dall’ex sindaco Scopelliti, è stato ribattezzato “waterfront” in occasione della manutenzione “straordinaria” voluta da Basilio Ferrari.

Oltre a condividere nome e matrice politica, entrambe le opere “brillano” per la loro incompiutezza e per lo stravolgimento di tutte le prerogative con cui erano state presentate al popolo “contribuente”.

Quello della città dello Stretto è rimasto un bel plastico (rappresentante la riqualificazione della zona nord sul lungomare), mentre dalle parti del tirreno cosentino – oltre a qualche opera di taglio e cucito sui marciapiedi – s’è fatta solo metà di un tracciato ciclopedonale.

Il waterfront “metropolitano” di Reggio e quello della città del Santo, sembrano spartirsi anche il travaglio legato ai fondi per la loro realizzazione.

Da un lato, grazie al decreto emanato ad hoc per la “metropoli”, una pioggia da decine di milioni di euro s’è abbattuta sul litorale (consentendo l’ingaggio di un’architetta di fama mondiale come Zaha Hadid), dall’altro una pioggerellina da 300mila euro era stata messa in conto per realizzare i tracciati dell’ingegner Fabio Pavone (ex candidato ferrariano, imputato in un procedimento penale e fresco d’assunzione, a tempo indeterminato, al comune).

Ma se il “Regium Waterfront” aveva una copertura finanziaria imponente, quello paolano – sin dal principio – appariva instabile, legato prima ai proventi di una dismissione mai avvenuta e poi alla riscossione di una fantomatica Bucalossi.

Entrambe le opere, lasciate incompiute, sono ora dei grattacapi per le amministrazioni subentrate, con Falcomatà e Perrotta impegnati a ricomporre il senso di un termine inglese che, con due parole fuse insieme, vorrebbe significare “davanti all’acqua”.

Anche se a guardare lo stato di “inzuppamento” del lungomare paolano, che s’allaga ad ogni temporale, verrebbe da pensare che significa “nell’acqua” (per probabile insabbiamento dei dispositivi drenanti).

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