Se non suonasse vagamente come uno slogan, il titolo “Sganga a valanga” avrebbe assunto consistenza pertinente per sintetizzare il senso di una conferenza stampa tenutasi nella mattina del 26 dicembre, presso la struttura polifunzionale del Dopo Lavoro Ferroviario cittadino, sulla questione inerente la gestione del Palazzetto dello Sport “Tonino Maiorano” di Paola.
Riavvolgendo il nastro di una storia di cui, sino ad oggi, si sono sentite svariate versioni, il gestore della struttura ha concluso il suo racconto con l’auspicio di un intervento dell’amministrazione comunale. Nella fattispecie, per il referente della società di calcio a 5 che gestisce le attività del palazzetto : «È necessario che l’assessorato allo sport, il dottore Sbano (vicesindaco dell’amministrazione Ferrari, ndr) faccia da intermediario. Perché con i vertici societari delle due squadre di pallavolo, io non riesco più a parlare».
Puntualizzando la circostanza secondo cui ben altre quattro società sportive, oltre a quella da lui amministrata, sarebbero d’accordo col tariffario sinora proposto, Livio Sganga si è detto disponibile a continuare un rapporto basato sul pagamento di cinque euro all’ora per le due società più blasonate della pallavolo cittadina. Questo significa che, internamente al palazzetto, oltre alla “Pallavolo Paola” ed alla “Scuola Volley Paola”, insistono altre realtà che starebbero operando in regime di un prezziario fissato su un canone doppio rispetto alla tariffa oraria proposta a queste ultime.
Ma di questioni, il dottor Livio Sganga ne ha sollevate parecchie, chiarendo – dalla sua prospettiva – molte situazioni adombrate negli ultimi tempi.
Per una completezza dell’informazione scevra da segni di interpunzione, segue pertanto la lunga video intervista realizzata per l’occasione.
Buona Visione
