In un’edizione dedicata ai migranti il film di Gianfranco Rosi convince pubblico e critica
Tema ricorrente in molti film di questo inizio di millennio, la crisi del rapporto tra l’uomo e la natura vista con lo sguardo aperto alla speranza e al miracolo tipico della cultura sudamericana ne “La helada negra” dell’argentino Maximiliano Schonfeld. Dopo “Philomena”, Steve Coogan ancora paladino dei diritti umani in “Shepherds and Butchers” di Oliver Schmitz, thriller giudiziario che denuncia l’atrocità della pena di morte in maniera non banale attraverso la ricostruzione di una causa apparentemente persa in partenza. Ancora il Sud America e la forza di una natura selvaggia per raccontare il percorso di emancipazione di un giovane indio in “Antes o tempo não acabava” di Sérgio Andrade e Fábio Baldo.