Con l’avvento dell’Ape Calessino, che a detta del vicesindaco Sbano sarebbe un “sogno” da vivere in una trentina di esemplari sparsi a contornare anche il ritorno di un “trenino”, Paola si appresta a rafforzare la sua offerta sul fronte dei trasporti. Tuttavia a tale miraggio corrisponde un’amara realtà che, in questo caso, va a minare proprio il settore che da adesso andrà su tre ruote. Per chi non lo ricordasse, in un passato recente il trasporto urbano cittadino era garantito da minibus “comunali” gestiti da una ditta privata. Ebbene, la querelle su quei pulmini – che sempre Francesco Sbano aveva annunciato che si sarebbe risolta entro giugno 2015 – in realtà sta proseguendo a suon di carte bollate e, a quanto pare, non in maniera “vincente” per la collettività. Infatti, come anticipato su queste colonne, alla richiesta di un legale – relativa alla possibilità di “pignorare” uno di quegli automezzi – il tribunale ha risposto positivamente e, lo scorso 22 giugno, attraverso un ufficiale giudiziario ha intimato al comune di Paola «di consegnare […] l’autoveicolo». Paola, da quasi un mese, si trova in grembo un furgoncino pignorato. Ma non c’è da preoccuparsi, certi “sogni” amministrativi vedono già pronto uno sciame di Api Calessino.
Paola – “Cucù”, e il pulmino NON C’È più… ma sorge l’Ape Calessino
