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Paola – Di Natale e Perrotta trovano un accordo. Che faranno gli avversari?

roberto perrotta

Come un fulmine a ciel sereno (in realtà mica tanto inatteso), l’accordo di massima raggiunto da Roberto Perrotta e Graziano Di Natale è un “brutto affare” per tutti gli altri contendenti che confidano nella fascia tricolore del Sant’Agostino.

Sebbene nessuno dei due si sia sbilanciato sul nome del candidato – che pare proprio un mistero in grado di arrivare e  superare sia il 4 che il 19 dicembre (date cruciali per “referendum” e “Regione Calabria”) – è altamente probabile che il passo compiuto possa rivelarsi vincente.

Lo sanno bene i lambertiani, che insieme a Falbo potrebbero candidare al consiglio qualcuno molto vicino all’asse di Gaetano e Sbano, e lo sanno meglio i ferrariani che potrebbero convincersi di abbandonare il capitano con tutta la nave, disgregandosi in un macrocosmo disposto ad accoglierne le preferenze a patto di non convergere, in alcun modo, con le ideologie democratiche e socialiste messe insieme.

Un bel rebus per il centrodestra consiliare, capace di discutere in punta poliglotta sul bullismo ma inerte dinnanzi alle acrobazie di tutto il resto della politica cittadina. Blindandosi con il sindaco uscente, molti gruppi che potrebbero anelare ad ulteriori alleanze, sarebbero adesso costretti a cercare un motivo, o un escamotage, per andare dall’altra parte.

In questo sembrerebbe essersi mossa bene la “Grande Paola” che, soprattutto per una trattativa condotta più su termini giuridici che medici, avrebbe spuntato la fiducia di Piero Lamberti – uno degli ultimi politici paolani capaci di tirar fuori un coniglio dal cappello anche quando non ci fossero bacchette magiche – mentre invece nulla è dato sapere dell’Udc di Marco Cupello. Assodato che il consigliere Buono è tornato a presenziare ai consigli comunali, l’unica alternativa di centrodestra sembra essere basata sull’avvocato delle politiche sociali.

Graziano permettendo.

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