In un clima da “Arancia Meccanica”, la penultima domenica del penultimo mese dell’anno, ha restituito l’immagine di una Paola fragile, esposta a rischi che nel tempo sembravano essersi dissolti.
Un sabato notte di bagordi e di balordi ha guastato la giornata ad alcuni cittadini che si sono risvegliati con le auto semidistrutte, vandalizzate da qualcuno che s’è anche preso la briga di lasciare sul posto gli arnesi utilizzati per compiere danni che – per quanto riparabili – lasceranno segni tangibili nella sfera emotiva di coloro che li hanno subiti.
Riavvolgendo il nastro degli accadimenti è necessario partire da un inseguimento andato in scena verso mezzanotte a Via Nazionale, dove un’auto non fermatasi all’alt dei carabinieri – posizionati in formazione di controllo nei pressi di un distributore di carburante – ha creato i presupposti per una rocambolesca caccia, conclusasi probabilmente a pochi metri di distanza, perché gli agenti della Benemerita sono schizzati al volo sulle tracce del veicolo che ha proseguito la sua marcia ignorando la paletta.
Un vetro in frantumi e il calcinaccio utilizzato per infrangerlo, sono stati i traumatici esiti con cui ha dovuto fare i conti ieri mattina il proprietario che, stranezza delle stranezze, è fratello di un altro distinto signore paolano che all’atto del suo risveglio (questa volta però la scena si è svolta nel popoloso rione della Marina), ha trovato il suo Suv con il parabrezza sfondato da un sampietrino e il vetro dello sportello posteriore fracassato a martellate.
Per quanto concerne il secondo dei due casi, agli agenti del locale commissariato di Polizia prontamente accorsi, è balzato immediatamente all’occhio proprio il martello adoperato per fracassare il finestrino posteriore della fiancata destra, lasciato quasi come un avvertimento sul sedile generalmente occupato dai passeggeri.
Ciò che a questo punto emerge con chiarezza, è la necessità di un sistema di videosorveglianza sulla zona, perché quanto accaduto tra sabato notte e domenica mattina, è solo l’ultimo di una serie di fenomeni che, nei giorni e nei mesi scorsi, hanno interessato altre vetture, vandalizzate allo stesso modo in un caso e sfregiate diversamente in altre situazioni (gomme tagliate e rigature della carrozzeria in primis).
Indipendentemente dagli indirizzi che verranno seguiti nel corso delle indagini, che potrebbero aprire scenari dove non è esclusa la possibilità di scoprire mani diverse e moventi variegati, ciò che in quest’ultimo periodo sta emergendo con prepotenza è lo stato di insicurezza vissuto in città.
L’impegno degli agenti impiegati sul territorio è indiscutibile, probabilmente bisognerebbe supportarlo con sistemi – tipo la videosorveglianza – funzionali alla loro opera di controllo e repressione.