I lavori per la manutenzione “straordinaria” in atto sul lungomare cittadino, stanno seguendo metodiche di realizzazione che dovrebbero riuscire a sposarsi con le esigenze che, da qui a poco, prenderanno corpo con la fiera di S. Francesco.
Probabilmente condizionata dall’esiguità del tempo a disposizione, la ditta che sta provvedendo a distruggerne porzioni, ricostruendole poi secondo i dettami del progetto redatto dall’ingegner Pavone, sta ammassando il materiale di risulta nei pressi dell’edificio lasciato in stato d’abbandono vicino all’ingresso lato mare della stazione ferroviaria.
Come è stato possibile documentare fotograficamente, molti cumuli di quelli che un tempo erano i ciottoli che costituivano il marciapiede del lungomare – con annessi massetti cementizi sradicati dalle aiuole insieme al terriccio – sono stati ammassati anche nello spazio che un tempo ospitava lo stadio comunale e che, da oltre un decennio, costituisce l’area di allestimento del luna park che prende corpo insieme alla fiera del 4 Maggio.
Considerandone la probabile natura di rifiuto speciale (perché presumibilmente costituiti da materiali inerti da demolizione con residui ferrosi e resti di lavorazione stradale) quei cumuli depositati alla mercé degli elementi potrebbero costituire un problema compatibile a quello che, alcuni anni orsono, ha esposto altri amministratori ad un’inchiesta penale, perché secondo la Procura: «Veniva occupato un sito […] sul lungomare […] E veniva smaltito un quantitativo […] di rifiuti speciali senza aver preventivamente chiesto ed ottenuto la prescritta autorizzazione rilasciata dall’autorità amministrativa competente».
Chissà che la storia non si possa ripetere.